Che occasione per la grande ribalta (se la squadra corre e il club la segue)

Il futuro è adesso. Ci sono partite che valgono più di quello che valgono. Fiorentina-Tottenham è una di queste. Battere la squadra londinese, o comunque eliminarla, calcisticamente vale un posto negli ottavi di Europa League. Cioè, niente. Invece, sarebbe una piccola, grande impresa. Una tappa fondamentale in un percorso di crescita iniziato 2 anni e mezzo fa.

Ma ancora lontano dal traguardo finale. Per capirci: gli obiettivi sportivi della Fiorentina dei Della Valle sono vincere finalmente un trofeo e tornare a respirare l’atmosfera incantata della Champions. Coronare il sogno di conquistare l’Europa League li realizzerebbe entrambi. Ma non spingiamoci troppo avanti. Il confine fra sogni e illusioni è sfumato.

La realtà odierna dice che la Fiorentina è al 54° posto nel ranking Uefa e il Tottenham al 18°; che il Tottenham è al 13° posto nella classifica europea dei fatturati e la Fiorentina non è fra i primi trenta; che la Fiorentina è al quinto posto in campionato a 6 punti dal preliminare Champions e a 9 dalla qualificazione diretta, mentre il Tottenham è settimo ma a soli 3 punti dal preliminare e a 4 dalla qualificazione diretta. Inutile sottolineare che la Premier League di questi tempi è assai più competitiva della Serie A, inutile soprattutto perché nella sfida di andata, salvo venti minuti iniziali di sbandamento, la Fiorentina ha dimostrato di essere all’altezza dei rivali, se non superiore.

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