Dieci finali per la Champions, la grande volata - scrive il Corriere Fiorentino - è appena cominciata. Il trionfo di venerdì ha messo la Roma sul podio del campionato e con tre punti di vantaggio (più lo scontro diretto a favore) sui primi inseguitori. Un favorito nella corsa al terzo posto finale insomma c’è, anche perché Spalletti arriva da sette vittorie di fila e guida una squadra costruita per vincere. Ma se è vero che il Milan ha quasi abdicato dopo lo scivolone di Sassuolo («I nostri obbiettivi non cambiano», ha comunque detto ieri Mihajlovic), Fiorentina e Inter non hanno intenzione di mollare. Mancini intanto ieri sera è salito a -5 dalla Roma e punta il quarto posto viola, Sousa invece dalla sua parte può contare finalmente su un’agenda sgombra da impegni infrasettimanali e su 10 giorni dove ricaricare pile e morale dopo il doppio schiaffo con Tottenham e Roma. Il calendario poi potrebbe essere l’arma in più per puntare al controsorpasso. Perché al contrario di tutte le altre, la Fiorentina non avrà più «spareggi Champions» da affrontare. La Juventus infatti (alla 35a giornata, il 24 aprile) resta l’unica partita da tre stelle sulla strada di Sousa, mentre le altre nove partite saranno tutte contro avversarie di media o bassa classifica. Un vantaggio non da poco per i viola, che adesso non dovranno sbagliare l’approccio alle partite contro le piccole e prendersi punti pesanti in attesa di qualche inciampo altrui.
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Champions, il rush finale
La Fiorentina si gioca tutto in dieci partite. E il calendario sorride ai viola
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