«Credici Fiorentina». Poche parole per un concetto chiaro. Lo stesso - scrive il Corriere Fiorentino - che tanti allenatori di serie A e serie B hanno voluto sottolineare a Paulo Sousa e alla sua squadra. Non basta una sconfitta, anche se pesante, per rovinare il percorso fatto finora e cancellare un sogno chiamato Champions League.
stampa
Champions, i mister dicono sì
Da Montella a Ulivieri: "I viola ce la possono fare"
Una strada c’è, insomma. E ad indicarla ci hanno pensato proprio i colleghi di Sousa, che ieri hanno partecipato a Coverciano alla premiazione della panchina d’oro. Prima hanno votato il miglior allenatore della passata stagione (ha vinto Allegri con 27 voti, seguito da Pioli e Sarri) e poi si sono lasciati andare alle previsioni sulla stagione di serie A. La più interessante e aperta degli ultimi anni. A sorpresa è spuntato anche Paulo Sousa, che ha fatto di tutto per tornare in tempo dal Portogallo e partecipare alla premiazione. «Avrei anche io votato Allegri», dice appena arrivato il mister viola. E poi è tornato sul momento della squadra: «Siamo delusi per il risultato, ma la Roma ha fatto meglio di noi. Come ripartire? Con la voglia di migliorarci, tutti vogliamo continuare a crescere. Spero non ci sia un contraccolpo psicologico, i ragazzi stanno facendo una stagione meravigliosa, stanno dando tutto quello che hanno e spesso anche quello che non hanno».
Qualcosa in più, quindi. Che alla fine dei conti potrebbe risultare decisivo per ridurre il gap (ad oggi -4 dai giallorossi, considerando lo scontro diretto). Così come i consigli che vecchi amici e colleghi hanno voluto dare a Sousa. A partire da chi, l’obiettivo terzo posto, lo ha inseguito recentemente proprio sulla panchina viola: «È ancora tutto aperto — fa notare Vincenzo Montella — anche se la Roma è in vantaggio vista la classifica. Si deciderà tutto alla fine».
Più diretto,invece, Renzo Ulivieri, che non fa drammi dopo il ko di venerdì scorso: «Non succede niente se perdi una partita. Con tranquillità e serenità la Fiorentina deve riprendere da dove aveva lasciato, grazie all’ingrediente che le ha permesso di essere lassù. Quale? Il gioco, punto. Non c’è bisogno di altro». Oltre ai punti, ovviamente. Già a partire da domenica contro il Verona di Del Neri. Uno che ha già iniziato a studiare i viola (LEGGI LE SUE PAROLE).
© RIPRODUZIONE RISERVATA