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Cerci, i gol dell’ex e la beffa finale

Non esistono vie di mezzo con Alessio Cerci. Con lui o è tutto bianco o è tutto nero, un accostamento cromatico pericoloso e forse profetico in vista della prossima campagna …

Redazione VN

Non esistono vie di mezzo con Alessio Cerci. Con lui o è tutto bianco o è tutto nero, un accostamento cromatico pericoloso e forse profetico in vista della prossima campagna acquisti della Juve, che lo ha messo nella lista dei desideri estivi. Ormai Firenze sa bene che esiste un Mister Alessio e un Dottor Cerci e non sai mai cosa ti può capitare, a volte non lo sa neanche lui. La città e il popolo viola non lo hanno mai capito fino in fondo, coltivando un rapporto di reciproca diffidenza conclusosi con un inevitabile divorzio. (...) I problemi però cominciarono presto, problemi di rapporti con i tifosi in un ambiente che si stava sfasciando e in cui Cerci non era certo il peggiore di tutti, ma diventava quello che si notava di più per una certa tendenza ad andare lungo. Quando a novembre segnò la prima rete in viola, tra l'altro decisiva contro il Chievo, eravamo già ai fischi e quindi alla sua reazione rabbiosa dopo il gol, un gesto che non lo aiutò certo a scalare le posizioni. Poi l'Henry di Valmontone staccò la spina e pur continuando ufficialmente a giocare nella Fiorentina se ne andò in letargo, salvo apparire mediaticamente in città poco prima di Pasqua per un'indimenticabile bravata. Posteggiò la Ferrari nello spazio della Polizia e di fronte alla logica contestazione seguita da multa, replicò candidamente che prima sarebbe andato a mangiare e poi avrebbe provveduto a spostare la fuoriserie.

Tre giorni dopo uscì dal sonno, si stiracchiò i muscoli e a Cagliari vinse da solo la partita con una doppietta a cui seguiranno quattro gol in altrettante gare, prodezze che alimentarono il solito quesito: chi è veramente Alessio Cerci? Certamente non uno facile per gli allenatori, a meno di non chiamarsi Ventura. (...) Si arresero sconsolati anche Montella e Pradè, che pure ci avevano creduto, e lo spedirono in esilio a Torino, con code particolarmente velenose per i viola: un gol all'andata e uno al ritorno dello scorso campionato, prodezze festeggiate con particolare gioia. Nonostante questa media strabiliante, i suoi attuali tifosi sono però convinti che l'avvicinarsi della partita contro la Fiorentina mandi il loro giocatore più talentuoso fuori giri e si spiegherebbe anche così la sorprendente decisione di Ventura di non rimetterlo in campo nel secondo tempo della gara di Parma. Dal suo profilo Facebook, che in passato gli ha procurato non pochi problemi, Cerci ha ieri smentito qualsiasi problema con l'unico tecnico che pare «avere la password», come dichiarò due settimane fa lo stesso allenatore, per entrare nella sua testa e ha ribadito di pensare solo alla gara di domenica. E il problema, per Montella, è che pare ancora non gli sia ancora passata l'ansia di rivincita contro Firenze…

David Guetta - Corriere Fiorentino