Vi riportiamo una parte del pezzo di Stefano Cecchi, che oggi sulle colonne de La Nazione parla dell'addio di Vlahovic:
La Nazione
C’è uno stile anche nel dirsi addio: Vlahovic scolorisce davanti a Baggio e Rui
Il commento sull'addio del serbo
"E anche le parole che ha speso ieri a inizio conferenza stampa, quel grazie stiracchiato ai tifosi, ai compagni, ai dirigenti e a due allenatori, sono sembrate più un cerotto diplomatico tardivo, insufficiente a suturare una ferita sentimentale che già si era aperta. Perché nel calcio, come nella vita, c’è uno stile anche nel dirsi addio, e non importa scomodare la letteratura per capirlo. Pagine commoventi le hanno scritte anche ragazzi di 20 anni che per professione non componevano romanzi destinati all’eternità ma davano calci a un pallone. Baggio, che alla prima conferenza stampa dopo la cessione alla Juventus rifiuta la sciarpa bianconera non per fare un dispetto ai nuovi tifosi ma per rispetto di sé stesso e di chi, fino a poche ore prima, lo aveva sommerso di affetto. Rui Costa, che se ne va verso Milano bagnato dalle lacrime di 30.000 fiorentini arrivati allo stadio solo per dirgli grazie, bailando con lui la portuguesa. Pagine liriche di vita".
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