stampa

Cavasin: “La Fiorentina si è sciolta. Mi aspetto di più”

Con lui in C2 una squadra pratica, operaia: “Il gioco è deludente, ora può migliorare”

Redazione VN

Aspetta. Alberto Cavasin è seduto sul divano di casa, sta guardando la registrazione di Genoa-Juventus. E aspetta che prima o poi qualche società con un progetto interessante si faccia avanti. «Mi tengo informato, faccio quello che fa un allenatore senza squadra ». Era alla guida della Fiorentina in C2. Squadra operaia la sua. Bella no, ma pratica. Un po’ come quella di Sousa.

Ha visto Carpi-Fiorentina?

«Sì, l’ho vista».

E si è divertito?

«Capisco i tifosi della Fiorentina che sono un po’ delusi. A Firenze anche quando vinci vogliono vedere un bel calcio».

Ma al di là dell’umore dei tifosi lei che pensa?

«Ho seguito tutto il precampionato della Fiorentina. Ha giocato con personalità. Tanto possesso palla, verticalizzazioni, la squadra sembrava sicura e compatta. Tutte qualità dimostrate anche con Millan».

E poi cosa è successo?

«Nelle ultime due o tre partite la squadra si è un po’ sciolta. E aggiungerei clamorosamente ».

Secondo lei da cosa dipende?

«Vedendola da fuori ho l’impressione che i problemi di gioco dipendano soprattutto da un calo fisico».

Pensa che ci sia anche un problema di comunicazione tra allenatore e squadra? Spesso si ha la sensazione che i giocatori non sappiano cosa fare.

«Non credo che ci siano problemi di comunicazione. Come ho già detto la Fiorentina in estate giocava un bel calcio, e lo stesso ha fatto con il Milan, quindi i giocatori hanno capito bene cosa vuole il tecnico».

Il cambio continuo di uomini e sistema di gioco può aver influito in questo calo di rendimento?

«È possibile. Se non sbaglio Sousa era partito con il 4-2-3-1 e poi ha cambiato. Può darsi che i giocatori abbiano perso i loro riferimenti. Ma queste sono cose che si capiscono stando sul campo».

Sousa richiama continuamente i suoi giocatori, non è un bel segnale.

«Ognuno ha il suo carattere. Magari Sousa cerca di spronarli. Oppure vede cose che non gli piacciono e cerca di correggere. Non sono certo le sue urla il problema della Fiorentina».

A lei questa Fiorentina piace?

«A parte le ultime due partite, che sul piano del gioco sono state davvero deludenti, io credo che la Fiorentina abbia le potenzialità per fare bene e per lottare per un posto in Europa. Non mi sembra che questa squadra sia peggiore di quella dell’anno scorso».

Vuol dire che la partenza di Savic, Salah e Joaquin non ha significato niente?

«Ne sono arrivati altri. Il valore della squadra c’è. Se poi Rossi segna venti gol può fare il salto di qualità».

Rossi può essere l’uomo della svolta?

«Certamente. Se sta bene vale da solo cinque o sei punti in più in classifica, quelli che servono per scalare una o due posizioni e puntare a qualcosa di più importante».

Fiorentina da Europa League, insomma?

«Secondo me sì. Io credo che la verità su questa squadra stia nel mezzo. Non poteva essere quella che ha battuto il Chelsea e il Milan, ma non può essere nemmeno quella che ho visto contro il Basilea e il Carpi».

Giuseppe Calabrese - la Repubblica