L'ex campione del mondo, oggi allenatore, Fabio Cannavaro, ha parlato ai microfoni de La Repubblica. Questi i passaggi più interessanti dell'intervista: "10 anni fa la mia vita cambiò più al Circo Massimo che a Parigi. Il Mondiale ci ha reso leggende. Il Pallone d'oro non era una fissazione, non ero attaccante. Da allora pochi italiani in classifica, paghiamo i mancati investimenti: settori giovanili incompleti o che si allenano su campi non regolamentari.
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Cannavaro: “Il Mondiale ci ha reso leggende. Spiraglio Atalanta in Italia, ma mancano le infrastrutture”
"Qualche difensore che sboccia? Romagnoli e Rugani, accostati a Nesta e a me. Di Caldara mi piace la tranquillità"
Spiragli? L'Atalanta: tirare su un giovane comporta sacrifici, ma conviene. Servono regole e stadi nuovi, i nostri sono semivuoti e ne hanno di migliori Turchia e Polonia. In Germania è obbligatorio investire una percentuale del budget in centri sportivi, con norme vincolanti sui giovani. Qualche difensore che sboccia? Romagnoli e Rugani, accostati a Nesta e a me. Di Caldara mi piace la tranquillità.
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