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Calcioscommesse: processo al via, c’è anche un ex viola. Il pm: “Tifosi aprano gli occhi”

L'inchiesta sul calcioscommesse aperte nel 2010. Oltre 80 calciatori, o ex, alla sbarra tra cui Mauro Bressan

Redazione VN

Oggi è in programma la prima udienza del processo penale sul calcioscommesse. Oltre 80 tra calciatori, ex calciatori, e tesserati alla sbarra: tra loro anche Signori, Doni, Sartor, Bressan, Mauri, Pellissier, Vitiello e Stellini. L'inchiesta sul Calcioscommesse della Procura di Cremona parte a dicembre 2010 (denuncia della Cremonese). A giugno i primi arresti: fermati pure Signori, Bellavista e Micolucci. A dicembre tocca invece a Sartor, Carobbio e Doni. Il pm deposita il 7 giugno 2015 le richieste di rinvio a giudizio: coinvolte 104 persone, più altre 10 in un altro provvedimento. Il 18 febbraio 2016 comincia il processo a Cremona. Il 16 maggio il gup Beluzzi assolve Conte (chiesti dal pm 6 mesi) e Alessio.

"OCCHI CHIUSI" — Nell'intervista in edicola oggi sulla Gazzetta dello Sport il Pm di Cremona Roberto di Martino, che va in pensione fra pochi giorni e non farà questo processo, spiega: "Sarebbe istruttivo seguire il processo sul calcioscommesse: ascoltare i silenzi, le amnesie, le giustificazioni fantasiose, i non ricordo e le varie scuse che di volta in volta i calciatori daranno nel dibattimento. Sarebbe istruttivo soprattutto per i tifosi, troppo spesso abbagliati da una fede e sempre pronti a difendere i loro beniamini anche quando le attività investigative dicono altro. Nonostante le confessioni, nonostante sia stato ampiamente dimostrato l'alterazione di numerose partite in tutte le Serie, sono in tanti a vivere con fastidio l'inchiesta che ha scoperchiato un mondo di malaffare e corruzioni. Forse avrebbero preferito tenere gli occhi chiusi, far finta di nulla".

ANTONIO CONTE — Di Martino risponde anche sull'assoluzione di Conte, per la quale la Procura Generale di Brescia ha fatto ricorso: "Vuol dire che le accuse non erano campate in aria. Ho girato ai colleghi un memoriale: è in buone mani".