Alla fine della finestra estiva del calciomercato, l’Italia vanta un saldo negativo tra entrate e uscite, segnando però un record per quel che riguarda i trasferimenti di calciatori: la Serie A è infatti il campionato che ha “mosso” più calciatori, complici anche le formule legate a riscatti e comproprietà. Prima per spesa complessiva, con distacco siderale dalle inseguitrici, la Premier League, che si avvicina al miliardo di euro di spesa, mentre la Liga è prima per ricavi dalle cessioni. Il massimo campionato spagnolo si piazza davanti alla Premier League e alla Serie A in questa speciale classifica.
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Calciomercato: Premier e Portogallo da record, per la Serie A affari low cost
Alla fine della finestra estiva del calciomercato, l’Italia vanta un saldo negativo tra entrate e uscite, segnando però un record per quel che riguarda i trasferimenti di calciatori: la Serie …
Saldo negativo tra entrate ed uscite. In attesa di ultimi possibili colpi di mercato, dopo le cessioni di Cerci all’Atletico Madrid e quelle dei “napoletani” Pandev e Dzemaili al Galatasaray ufficializzate nella tarda serata di ieri, la Serie A si riscopre più “spendacciona” dell’anno scorso, quando (in entrambe le finestre di mercato) il saldo negativo era di pochi milioni di euro. I circa 290 milioni spesi dalle squadre della massima serie però vanno distribuiti nell’ottica di oltre 1300 movimenti in entrata, con casi particolari: prendendo a titolo di esempio il trasferimento di Iturbe, il giocatore è stato prima riscattato dal Verona per 15 milioni, poi ceduto alla Roma per 22 milioni (a cui andranno ad aggiungersi altri soldi da destinare all’intermediario Mascardi). Uno schema facilmente applicabile a tutte le comproprietà o ai diritti di riscatto esercitati in questa finestra di mercato.
Premier da record, Liga in attivo. La Premier League, nel giro di una sola estate, supera la spesa complessiva del mercato 2012/13, avvicinandosi già da ora al miliardo di euro per i colpi in entrata. La passata stagione, le squadre della massima divisione inglese avevano speso “solo” 917 milioni di euro, registrando un saldo negativo tra entrate ed uscite di circa 520 milioni. Situazione inversa per la Liga Spagnola, che si appresta a chiudere questa sessione di mercato in attivo di circa 60 milioni, grazie ai 525 milioni di entrate complessive: le cessioni di Di Maria, Sanchez, Fabregas e Diego Costa hanno controbilanciato gli acquisti faraonici di Real Madrid e Barcellona.
Portogallo, qual è il saldo effettivo? Nel complesso, senza suscitare particolari sorprese, il miglior saldo positivo in questa finestra di calciomercato è della Primeira Liga portoghese. Oltre 100 milioni di differenza fra entrate ed uscite per i club lusitani, che come di consueto dimostrano di saper creare ottime plusvalenze, ma questa cifra andrà notevolmente ridotta una volta presa in considerazione la percentuale di diritto dei vari fondi d’investimento. Poco dietro, vicina alla soglia dei 100 milioni, c’è l’Eredivisie. Le squadre del massimo torneo olandese confermano un trend in crescita per quel che riguarda i ricavi dalle cessioni (128 milioni): già adesso è stato superato l’ammontare raggiunto nell’intera stagione 2012/13, e i 155 milioni della passata stagione non sono poi così lontani.
MARCO BELLINAZZO - Calcio & Business
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