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Cagliari-Fiorentina, tra lacrime e rinascite

I precedenti contro i sardi raccontati da David Guetta

Redazione VN

Dici Cagliari e pensi subito a quella cosa lì, allo scudetto lasciato al Sant'Elia irrigato dal pianto viola il 16 maggio 1982. Ed è vero che quello è stato il momento più amaro e più vicino al trionfo degli ultimi trent'anni, ma non è che la trasferta nell'Isola sia sempre stata così triste. Per esempio succede che la Fiorentina non ci perda da oltre quattro anni, per l'esattezza dal novembre 2008, quando un discusso rigore di Acquafresca regalò tre punti insperati ai padroni di casa. Poi ci sono stati due pareggi, una bella vittoria con l'esplosione di Cerci nel 2011. I ricordi più dolci arrivano però da un'altra gara, quella che certificò la pazza rincorsa della Fiorentina nel campionato della penalizzazione a meno 15. E sempre a Cagliari fu messo un importante mattone per il secondo scudetto viola. Era l'ottobre del 1968 la Fiorentina di Pesaola si presentò alla prima vera sfida di alta classifica del campionato. I viola segnarono in contropiede con Maraschi e ci fu bisogno della solita prodezza di Gigirriva per evitare una clamorosa sconfitta interna.

David Guetta - Corriere Fiorentino