Un sospiro di sollievo. Lo deve aver tirato Vincenzo Montella ieri nel guardare la classifica. Perché se è vero che la vittoria dell'Inter nel posticipo contro il Chievo ha fatto balzare i nerazzurri a quattro punti di distanza, il pareggio del Milan sul campo del Cagliari lascia ancora tutto aperto per quel che riguarda la corsa a un posto in Europa League. Merito (o colpa) di un campionato talmente equilibrato verso il basso da non consentire a nessuno fughe prolungate. La classifica parla chiaro (GUARDA QUI). Ad eccezione della Juventus, che alle sue spalle ha fatto il vuoto, resiste solo il Napoli, comunque a una distanza di cinque punti dai bianconeri. Tanto che «la prima delle altre», la Lazio, dal secondo posto dove si trovava solo poche settimane fa si ritrova adesso a lottare per difendere l'ultima posizione utile per accedere alla Champions. In agguato sui biancocelesti ci sono infatti le due milanesi con il Milan che, nonostante il pari di Cagliari, resta al momento la squadra più in forma del torneo (con 14 punti in 6 gare i rossoneri sono in testa alla classifica del 2013) e con l'Inter che invece viaggia a corrente alternata e che, nonostante i problemi di Stramaccioni, ha comunque conquistato 8 punti dalla ripresa del campionato.
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Caccia all’Inter, malgrado tutto
L’Europa è ancora alla portata ma domenica è uno spareggio
Pochi certamente, ma tantissimi, il doppio, se raffrontati a quelli messi insieme dalla squadra di Montella che con soli 4 punti occupa al momento il terzultimo posto nella classifica del 2013. Nonostante la crisi però (sono 4 le sconfitte nelle ultime 6 gare) in casa viola tutti i giochi sono incredibilmente ancora aperti. Ed è questa la notizia migliore (se non l'unica al momento) per una squadra che dal 25 novembre a oggi ha raccolto la miseria di 11 punti in altrettante partite toccando perfino la stessa media della scorsa disgraziata (e pericolosa) stagione. Un black out, quello viola, che dovrà subire una svolta per conservare ancora le speranze di una qualificazione europea. Perché la Fiorentina ha annullato quel «tesoretto» che era riuscita a mettere da parte nei due mesi di massimo exploit, quando tra ottobre e novembre raccolse la bellezza di 19 punti in sette gare per una media di 2,7 a partita. Ma a dare speranza alla truppa di Montella potrebbe essere proprio il calendario visto che la serie di partite dove i viola spiccarono il volo iniziarono proprio dopo la sfida contro l'Inter, prossima avversaria di Jovetic e compagni. Fu proprio quella brutta sconfitta in trasferta a suonare la sveglia in casa Fiorentina. In più, rispetto al girone d'andata, i viola affronteranno al Franchi 2 dei 3 scontri diretti in programma (contro Inter e Milan, mentre sono attesi dalla trasferta in casa della Lazio). Giochi ancora apertissimi dunque, a patto che la Fiorentina riesca a cambiare marcia il prima possibile.
Per tutto questo la gara di domenica prossima al Franchi avrà il sapore di uno spareggio, oltre a regalare l'opportunità di accorciare immediatamente il divario da una delle dirette concorrenti per l'Europa League. Ma non solo perché con quattro squadre raccolte in così pochi punti, anche la classifica avulsa alla fine potrebbe avere il suo peso. E la Fiorentina al momento è in vantaggio sul Milan (3-1 a Milano) e sulla Lazio (2-0 a Firenze), mentre è in svantaggio proprio contro l'Inter (2-1) la squadra che sembra la diretta concorrente per l'ultimo posto utile alla qualificazione europea. Sempre che i nerazzurri di Stramaccioni non riescano a ribaltare il 2 a 1 dell'andata della semifinale di Coppa Italia contro la Roma accedendo così alla finale contro la Lazio. In questo caso anche il sesto posto (cioè la posizione attuale dei viola) basterebbe per staccare il biglietto europeo. Ma visto che questo verdetto arriverà solo a fine aprile, per Montella la strada più sicura resta il quinto posto in campionato, dove dovrà tornare a essere protagonista il prima possibile. Dopo aver esaurito i crediti conquistati dalla bella Fiorentina Olé.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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