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Bucchioni: “Montella parli meno e curi la difesa”

Non deve essere facile giocare (e perdere) una finale. Ci vuole un carattere da leader e una capacità di reggere lo stress che forse Montella non ha. Non a caso …

Redazione VN

Non deve essere facile giocare (e perdere) una finale. Ci vuole un carattere da leader e una capacità di reggere lo stress che forse Montella non ha. Non a caso Capello per vincere lo scudetto a Roma ha fatto giocare Batistuta e non lui. Cose che succedono. Succede anche che la Fiorentina allenata da Montella abbia fatto un ottimo campionato, ma siccome nessuno è perfetto, per capire come migliorare ci siamo fatti dettare qualche numero. La Fiorentina in campionato ha subito la bellezza di 42 gol (diciannove in più di Juve e Roma, tanto per capirci) e perso sei partite in casa. Numeri imbarazzanti per un allenatore giovane e giustamente ambizioso. Il tiki-taka riveduto e corretto ci ha fatto divertire, ma in alcune occasioni si sono divertiti anche gli avversari come Benitez (sabato due gol in contropiede in un quarto d’ora) e Di Francesco del Sassuolo.

Gli ultimi della serie. Sempre per capire, ci siamo fatti dettare i nomi dei giocatori spariti dai radar viola che forse potevano contribuire al turnover. Anderson, Ambrosini, Roncaglia, Compper, Bakic, Rebic. Potremmo allargare il discorso alla gestione di Matri (si può giocare una finale senza punte?) e a quella di Gomez (spingerlo un po’, mai?), ma ci fermiamo qui. Per ora. Il dettato è finito. Morale? Questa squadra è andata bene, ma poteva fare di più. Se (giustamente) Montella la vuole migliorare, cominci lui. Poi arriverà in soccorso il mercato di Della Valle, ma non è concesso a nessun allenatore parlare pubblicamente per far nascere il sospetto che la società pensi a vendere senza investire. Di solito chi lo fa, vuole andar via. E’ così? Pazienza, ce ne faremo una ragione. Un giorno Brera mi disse parlando della polemica con Rivera: «Ricordati sempre, giocatori e allenatori passano, le società e i tifosi restano». Verità assolute. E se Montella vuole andare dove tutti noi sospettiamo, troverà qualcuno a dettargli la formazione...e soprattutto le sostituzioni.

Enzo Bucchioni - La Nazione