Il Corriere Fiorentino parla di uno dei singoli che non stanno rendendo al loro livello nella Fiorentina, cioè Borja Valero. Più lento, meno presente e spesso arrabbiato con se stesso per un rendimento lontano da quello degli anni scorsi. Le prime prestazioni da giocatore «normale» risalgono al febbraio scorso a Parma, quando Andrea Gervasoni gli sventolò il rosso sotto il naso per un tocco sulla spalla. Da quelle (assurde) tre giornate di squalifica non è più tornato il campione che nel primo anno a Firenze ha conquistato una città intera. Le tante presenze (32 su 38 in campionato e 11 su 12 in Europa League) sono un alibi più che giustificato per Borja, ma Montella non può fare a meno di lui.
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Borja Valero, todocampista smarrito
Il Corriere Fiorentino parla di uno dei singoli che non stanno rendendo al loro livello nella Fiorentina, cioè Borja Valero. Più lento, meno presente e spesso arrabbiato con se stesso per …
Oggi però il contesto è diverso. Il campionato è appena iniziato e la sua preparazione atletica non ha avuto alcun intoppo. Difficile dare quindi spiegazioni a un problema del quale si è accorto anche lo stesso allenatore, che ha provato a motivare ulteriormente Borja Valero consegnandogli più volte la fascia da capitano. Eppure la stagione è iniziata nel migliore dei modi, con la firma sul nuovo contratto proposto da Della Valle, (scadenza addirittura nel 2019). «Un matrimonio a vita» che può ancora essere lo stimolo per una grande annata. Anche se per il momento non è così. Non solo per colpa di Borja Valero, questo è evidente. La strada infatti è in salita per tutti e le prestazioni altalenanti dello spagnolo diventano — per sua importanza nello scacchiere viola — causa ed effetto del rendimento generale della squadra. Domenica a Torino avrà subito un’altra opportunità per rifarsi, perché la botta alla coscia subita contro il Guingamp è un lontano ricordo e Montella non è affatto intenzionato a lasciarlo in panchina.
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