Sulla Gazzetta dello Sport troviamo un articolo su Borja Valero a firma di Santiago Segurola, giornalista di Marca. Eccovi alcuni passaggi:
stampa
Borja Valero, l’emblema del calcio spagnolo
Il Real non ha creduto in lui, Guardiola stava per portarlo al Barça nel 2010
Tre anni fa Pep Guardiola seguì con particolare attenzione la stagione di Borja Valero. Il giocatore, cresciuto nella cantera del Real Madrid, militava nel Villarreal e cominciava allora a mostrare tutte quelle qualità che oggi gli hanno permesso di diventare l’idolo della Fiorentina. Nei primi anni della sua carriera, Borja Valero non è riuscito ad attirare le attenzioni delle grandi squadre spagnole. All’età di 10 anni entrò nelle giovanili del Real Madrid, club in cui rimase fino ai 22. In prima squadra ha però raccolto solo due presenze: questo è quello che succede alla maggior parte dei giocatori che si formano nel Real Madrid, il primo produttore di calciatori in Spagna e probabilmente nel mondo. Ma, soprattutto, il primo esportatore. Sono molti i grandi calciatori che non hanno avuto l’opportunità di mettersi in luce al Bernabéu. Alcuni, come nel caso di Negredo, attualmente al Manchester City, non sono nemmeno arrivati a debuttare in prima squadra. (...)
La carriera di Borja Valero non è stata facile. Ha faticato ad imporsi. La breve esperienza tra le fila del West Bromwich si rivelò povera di soddisfazioni. La squadra retrocesse. Borja tornò al Mallorca, e non certo da trionfatore. Tuttavia allenatori come Guardiola lo tenevano in grande considerazione. Pensò seriamente di portarlo al Barcellona nel 2010 dopo la straordinaria stagione con la casacca del Villarreal. A bloccarlo fu però un dilemma: l’ingaggio di Borja Valero avrebbe potuto ostacolare la maturazione del giovanissimo Thiago Alcántara, prodotto del vivaio del Barcellona e punto fermo della nazionale giovanile spagnola. Guardiola alla fine preferì puntare su Thiago, pupillo del tecnico catalano e ora con lui al Bayern Monaco. Però la stima nei confronti di Borja Valero, oggi pilastro della Fiorentina, è rimasta immutata. Il suo rendimento, la creatività e la straordinaria professionalità dimostrata lo hanno reso uno dei beniamini della tifoseria. In un certo senso Borja Valero è il rappresentante perfetto di una nuova generazione di calciatori spagnoli. Sono lontani gli anni del rifiuto e della sfiducia nei confronti degli spagnoli, alcuni dei quali — Martín Vázquez, De la Peña o Mendieta — effettivamente in Italia hanno reso di gran lunga al di sotto delle aspettative. Negli ultimi 10 anni la percezione è però radicalmente cambiata. La Spagna, forse come nessun altro Paese, esporta tanti grandi giocatori. Attorno ad essi si delineano molti importanti club europei. Sono affidabili, hanno personalità, giocano senza paura ed alcuni fanno la differenza. Se qualcuno definisce perfettamente il nuovo calciatore spagnolo e il suo ruolo nello scenario europeo, costui è senza dubbio Borja Valero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA