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Borja Valero: la classe che ha stregato Firenze

Un assist, quello per il primo gol della stagione viola, quasi il cento per cento dei contrasti vinti, una precisione nei passaggi che supera di qualche punto l’ottanta per cento …

Redazione VN

Un assist, quello per il primo gol della stagione viola, quasi il cento per cento dei contrasti vinti, una precisione nei passaggi che supera di qualche punto l'ottanta per cento e una valanga di passaggi effettuati. La radiografia di Borja Valero, spagnolo arrivato dal Villareal è impressionante. In Liga il centrocampista cresciuto nella fabbrica del Real Madrid, ha messo insieme 17 gol e ben 29 assist rimediando un solo rosso.

Per lui è stato come chiudere un cerchio. Perché all'Italia o meglio a un allenatore italiano, Fabio Capello, ha legato il ricordo del debutto assoluto in Europa a Kiev. Con il suo modo di giocare ha incantato tutti compagni e tifosi, persino Luca Toni che con i campioni ci ha giocato da vicino.

Ha iniziato a sognare di diventare calciatore insieme a una delle due sorelle minori e da allora non si è mai fermato. Tutto mentre il papà lavorava nel settore metalòlurgico e la mamma talvolta veniva chiamata come cuoca. Fu notato a giocare al torneo organizzato dal Canal Plus. Si trasferì a Madrid, ha girato 5 club in 3 nazioni e pur restando innamorato della maglia del Real ha sempre dato prova di attaccament alla maglia.

Corriere dello Sport-Stadio