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Borja: “La Roma? Non so se quel treno sia mai passato. Difficile battere società più ricche”

"La Juve vince sempre e ha comprato anche i due giocatori più forti di Napoli e Roma, ma spero in un torneo equilibrato. Le inseguitrici se la possono giocare"

Redazione VN

Su La Gazzetta dello Sport troviamo un'intervista a Borja Valero. Ve ne proponiamo una parte.

Sembra sia legato emozionalmente a Firenze. L'impressione è che l'ultimo treno della sua carriera sia in estate, quando la voleva la Roma.

"Non so se sia mai passato davvero e in ogni caso non ho voluto ascoltare perché ho voluto la fortuna di poter scegliere".

Calcisticamente parlando, vincere le interesse ancora?

"Sicuro, però so bene che è molto difficile battere società più ricche, anche se ci voglio sempre provare. A cominciare dal Napoli, anche se non sarà facile con campioni come Callejon e Mertens".

Il campionato è chiuso?

"La Juve vince sempre e ha comprato anche i due giocatori più forti di Napoli e Roma, ma spero in un torneo equilibrato. Le inseguitrici se la possono giocare".

Se la può giocare anche l'Italia con la Spagna per la qualificazione al Mondiale?

"Certo, il calcio non è matematica. Nello scontro diretto tutto può succedere, com'è accaduto all'Europeo".

Ci sono degli azzurri che potrebbero giocare nella vostra nazionale o siete superiori in tutti i ruoli?

"Credo che Buffon, Barzagli, Bonucci potrebbero trovare spazio di sicuro. E poi c'è Verratti: io impazzisco per lui".

Da uno a cento, quanto pensa di essere stato sfortunato a vivere questo periodo di calcio spagnolo che in qualche modo le ha chiuso la porta della nazionale?

"Cento come calciatore, ma sono stato felice cento da tifoso perché abbiamo vinto tutto. Aver giocato all'estero in un club non di primo piano forse mi ha penalizzato, ma sono contento. Anche se questa è la sola vita che ho, mi sento fortunato".

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