Boom di Vecino, addio allo scetticismo. Gol e assist sognando il ritorno

Sulle pagine de' La Repubblica si parla dell'exploit di Matias Vecino a Parma con la maglia dell'Empoli. Sei mesi a Cagliari (da gennaio a giugno) e poi via. Ancora. Stavolta a pochi chilometri da qui. Spedito sulla Fi-Pi-Li nella speranza che trovasse finalmente la strada per esprimersi al meglio. Una scelta, quella di Pradè, praticamente perfetta. Sapeva bene, il ds, quanto preziose possano essere le lezioni del professor Sarri. Uno che insegna calcio come pochi, ma non solo. Il tecnico dell’Empoli ha una filosofia di gioco simile a quella di Montella. Possesso palla, qualità, pressione alta e centrocampo a tre. Sempre. Proprio come Vincenzino. Insomma, la persona giusta per far maturare un talento. Basta guardare i risultati. Vecino sta giocando alla grande e domenica, col Parma, ha dato spettacolo. Un assist da numero 10, e un gol da centrocampista totale (VIDEO).

E pensare che, nelle poche presenze con la maglia della Fiorentina, pareva uno dei tanti stranieri destinati ad arrivare nel nostro campionato e ad andarsene senza lasciar tracce. Invece no. Certo, è molto più difficile imporsi se davanti hai gente come Borja Valero, Aquilani o Pizarro. Eppure i dirigenti viola, e suoi compagni pure, ci hanno sempre creduto. Anche quando (appena arrivato) poteva soltanto allenarsi. Preso nel gennaio del 2013 per circa 2,5 milioni, nei primi sei mesi si allenò soltanto. «È forte », sussurava lo spogliatoio. Il resto è storia nota. Mesi passati in panchina, l’esclusione dalla lista Uefa e, nel gennaio scorso, il prestito al Cagliari. Un’esperienza positiva, e quindi l’Empoli. Si è trasferito lì, perché vuole vivere questa avventura al 100 per cento. «È tutto casa, fidanzata e allenamenti», fanno sapere da quelle parti. Un altro segnale di come il ragazzo abbia voglia di diventare grande. Del resto lo ha detto lui stesso. «Studio da Sarri per tornare da Montella». Lo farà a giugno. Magari, stavolta, per restare.

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