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Blaszczykowski cerca il bis a S. Siro

Duttile, motivato, talentuoso: l’esterno ha stregato Firenze, dove lo paragonano a «soldatino» Di Livio

Redazione VN

Soldatowski. Un combattente della fascia che non molla mai: spinge e copre, tira e pressa. Cercando la qualità senza mai dimenticare che solo dalla fatica passano gloria e successi. Già ottenuti peraltro sia in Polonia che in Germania. Kuba Blaszczykowski è entrato subito nelle simpatie di chi tifa viola. Vuoi per il passato eccellente, vuoi per quel cognome da battaglia con così poche vocali. Se da giorni si paragona Paulo Sousa a Trapattoni, sono settimane che si accomunano le caratteristiche di Kuba a quelle fatte vedere, anche da queste parti, da Di Livio. Il soldatino.

Convinzione La sua voglia di Firenze è stata forte e reale. Un’ora dopo l’ufficialità del trasferimento, ha postato immagini dei suoi occhi agguerriti: con tanto di quel colore viola sullo sfondo da far impressione. I simboli della Fiorentina campeggiano sulla propria pagina facebook un po’ dappertutto e la dedizione alla causa è stata massimale fin dall’inizio. Del resto l’ultimo anno e mezzo è stato calcisticamente piuttosto complicato. Un 2014 perduto per un grave infortunio al ginocchio sinistro. Poi ha capito che l’arrivo in estate di Thomas Tuchel sulla panchina del Dortmund non lo avrebbe certo favorito. Voleva una nuova esperienza, un nuovo campionato. L’ammutinamento di Joaquin negli ultimi giorni di mercato ha fatto il resto.

TUTTOFARE Blaszczykowski ha classe, giusto ricordarlo. E tempi di inserimento notevoli. Il primo gol a Firenze, quello che mercoledì ha sbloccato la sfida con il Bologna, lo dimostra alla perfezione. Ma è la duttilità che sta impressionando in questo inizio di stagione. Gioca alto, gioca basso, taglia. Attacca meglio di come difende, ma difende. Il polacco sa di non avere più lo spunto secco nell’uno contro uno di inizio carriera. Logico abbia modificato il modo di giocare. Se il connubio Kuba-viola dovesse funzionare, Sousa si ritroverebbe un gioiello tattico prezioso. Sul temperamento già niente da dire. Contro il Basilea ha riportato una sublussazione acromion-claveare destra con sollecitazione capsulare. Problema alla spalla che lo doveva tenere fuori due settimane. Ha giocato con il Bologna sei giorni dopo l’infortunio. Giocherà stasera? Se lo chiede anche lui, come fanno tutti i suoi compagni del resto: considerando che Sousa consegnerà la formazione alla squadra solo nel pomeriggio. Certo farne a meno, nella sfida che può consegnare il primato alla Fiorentina, non sarà semplice. Un martello sulla fascia. Ed ora la Fiorentina balla sul Kuba.

La Gazzetta dello Sport