Vi proponiamo un estratto di un bel ritratto che Il Corriere dello Sport fa questa mattina a Federico Bernardeschi. La versione integrale dell'articolo all'interno del quotidiano in edicola:
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Berna, via le paure e le incertezze. E quel palloncino sempre presente…
Un bel ritratto del giovane talento della Fiorentina
(...) E' arrivato praticamente bambino, nel nuovo settore giovanile che l'allora direttore tecnico Giovanni Galli stava faticosamente ricostruendo dopo lo tsunami del fallimento. Con lui, sempre presente, il papà e tutta la sua famiglia, ma il capolavoro lo ha costruito lui. Anche sotto il profilo della tenuta psicologica. Le incertezze le ha cancellate da solo, mettendo in un angolo pure il brutto infortunio dello scorso anno quando, in allenamento, si ruppe il malleolo. Ha superato la sua buona dose di malasorte, ha metabolizzato lo stop ed ha fatto sua la battaglia per recuperare, più forte di prima verso il suo sogno. Come Carl Fredricksen, il protagonista di Up. Non è un caso, che nelle foto, sui social, il palloncino, il mezzo attraverso il quale raggiungere anche l'impossibile, non manca mai. Come dire "Never give up": non arrenderti mai. Tanto che lui il futuro lo ha già trasformato in presente. Crescendo di nascosto, senza presunzione e con il profilo bassissimo, come gli stanno consigliando tutti. Ha già stupito Di Biagio, il Ct della Under 21 che lo ha eletto leader della squadra, e pure Conte, il selezionatore della Nazionale maggiore che fin dalla scorsa stagione lo sta tenendo sotto stretta osservazione. Gol e assist, del resto, se li inventa con naturalezza, ogni volta in modo diverso (...).
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