Ve lo ricordate Yohan Benalouane? Ma certo che ve lo ricordate. Pur non avendo giocato neanche una partita in viola, il tunisino è diventato una sorta di meme ante litteram, un po' come Kokorin al giorno d'oggi. Attualmente gioca (due presenze, si fa per dire) a Salonicco, e La Nazione lo ha raggiunto e intervistato perché, lasciando da parte il campo, Benalouane si è distinto per le sue gesta al di fuori di esso, con un'iniziativa a favore dei senzatetto della città greca. "In realtà è qualcosa che ho sempre fatto, anche quando giovano in Inghilterra. Solo che avevo scelto di non farlo sapere. In questo caso, una foto di un amico ha scatenato una catena di aiuti". Benalouane spiega che quello che serve soprattutto ai bisognosi è comunicare, combattere la solitudine. "Diamo quello che non si compra, diamo amore". E poi ancora: "Questo è un piccolissimo gesto che ha messo insieme qualcosa di gigantesco e che deve tracciare una strada. Spero si possa fare sempre di più. Noi calciatori abbiamo un potere: migliorare il mondo con la nostra immagine. Io ci sto provando".
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Benalouane e l’aiuto ai senzatetto: “Da calciatore provo a migliorare il mondo”
Il racconto del giocatore con un amaro passato in viola
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