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Bellusci: “Montella considera tutti nello stesso modo”

“La Fiorentina è in buone mani, Montella è intelligente e duttile”

Redazione VN

La Fiorentina è in buone, anzi ottime mani. Parola di Giuseppe Bellusci, uno dei tanti giocatori del Catania valorizzati da Vincenzo Montella. Oggi sarà il giorno dell’aeroplanino, quello dell’annuncio ufficiale, della firma sul contratto biennale con opzione sul terzo, ma soprattutto della presentazione alla stampa e alla città. Poi comincerà a lavorare per il futuro, per creare una squadra vincente e in grado di divertire il pubblico fiorentino: «Sicuramente a Montella devo molto – spiega il difensore rossoazzurro – perché al terzo anno di serie A finalmente ho avuto l’opportunità di vivere un campionato e una stagione da protagonista. Merito anche suo e per questo lo ringrazio, mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore. Non mi definiscono più un ragazzo e questo è importante. In Italia non ci sono tanti allenatori, che ‘perdono tempo’ con i giovani. A loro insegna a essere professionisti fino in fondo».

Parole fondamentali, visto che la Fiorentina ha deciso di puntare e investire su elementi di prospettiva e in grado di migliorare nel corso del tempo Montella sembra essere al posto giusto nel momento giusto, proprio per le sue caratteristiche: «Uno dei più grandi pregi del mister è la capacità di considerare tutti alla stessa maniera. Ai suoi occhi non c’è differenza tra un emergente o un calciatore più esperto, va avanti per la sua strada e sempre con le idee chiare». Il Catania con lui in panchina si è tolto molte soddisfazioni, mettendo in difficoltà anche le grandi, fino a sfiorare la zona Europa League: «Montella vuole un calcio propositivo e offensivo, palla a terra, ed esige che l’azione si costruisca già dalla difesa, con passaggi dettati e precisi. Il pallone non va mai buttato via ma giocato».

Squadra a fisarmonica, reparti vicini, e tanta manovra. La Fiorentina dell’anno prossimo dovrà ripartire da questi aspetti fondamentali che saranno curati fin dal ritiro di Moena. La gestione del gruppo è sicuramente uno dei pezzi forti di Vincenzo Montella. L’assetto tattico (4-3-3 o 3-5-2) e le scelte sono poi una conseguenza: «Coinvolge tutti i componenti della rosa, è facilitato anche da una carriera da giocatore ad altissimi livelli: capisce meglio i calciatori e i momenti, sa quando è il caso di forzare o di allentare. Il modulo? Si adatta in due sensi: alle caratteristiche del gruppo che allena e dell’avversario, è duttile e intelligente». L’aeroplanino è pronto al decollo.

Niccolò Ceccarini - La Nazione

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