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Battesimo di Gomez studiando la sorpresa

Le ipotesi per il tridente d’attacco secondo Repubblica

Redazione VN

Far correre loro (a vuoto) e il pallone. In pratica, tenere il possesso imporre il gioco. La chiave del match sta qua. Del resto la Fiorentina è abituata a ragionare così e stasera sarà ancora più importante. Il motivo è evidente: il Grasshopper è più avanti nella preparazione e ha muscoli in abbondanza. Qualità e cervello, insomma. Queste le armi che dovranno sfruttare Gomez e compagni. A proposito. Questo è un altro aspetto fondamentale: servire al meglio il tedesco, metterlo nelle condizioni di rendersi pericoloso. Per i viola è una specie di rivoluzione. Dall’assenza quasi totale di punti riferimento offensivi alla presenza (pesante) di un centravanti vero.

Serviranno cross e servizi in profondità. Ecco perché saranno fondamentali gli esterni. Pasqual a sinistra e Cuadrado a destra. Da loro Super Mario si aspetta palloni a pioggia. Al resto dovrebbe pensarci lui. Tenere palla, farla girare velocemente e allargare il campo. Questa la missione. Gli svizzeri da par loro faranno grande densità in mezzo. Tutto sta nel crearsi gli spazi, facendogli perdere le giuste distanze tra i reparti e senza esporsi al contropiede. E i moduli? Su quello del Grasshopper pochi dubbi. Sarà 4-1-4-1. Più complicato immaginare l’atteggiamento scelto da Montella. Dipende dall’unico ballottaggio. Ljajic o Rossi? Col serbo la Fiorentina partirebbe col 4-3-3, con Adem e Cuadrado ai fianchi di Gomez. In mezzo andrebbero Aquilani, Ambrosini e Borja Valero mentre (davanti a Neto) spazio a Tomovic, Savic, Gonzalo Rodriguez e Pasqual. Altrimenti tre centrali dietro e Pepito al fianco del bomber ex Bayern Monaco. Un bel dilemma. Uno (Ljajic) sta sicuramente meglio atleticamente e garantirebbe al tecnico la possibilità di cambiare schema in corsa. Il 22 infatti può giocare sia da seconda punta che da attaccante esterno. Rossi, al contrario, ama cacciare in area di rigore, il più vicino possibile al compagno di reparto. Dalla sua, però, ha un vantaggio. È carico come una molla, aspetta questo momento da due anni. E pazienza se non è ancora al 100%. Tutto il contrario di Ljajic. A posto fisicamente ma distratto dalla questione rinnovo. Occhio alla sorpresa, però. Esiste anche la possibilità che stiano entrambi in panchina. In questo caso il tridente sarebbe composto da Cuadrado, Gomez e Joaquin.

la Repubblica