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Barça e Real, la guerra delle tasse

In un’estate in cui la Premier League si vedrà soffiare Gareth Bale dal Real per 120 milioni e forse David Luiz dal Barcellona per 40 milioni, in cui il Barça …

Redazione VN

In un’estate in cui la Premier League si vedrà soffiare Gareth Bale dal Real per 120 milioni e forse David Luiz dal Barcellona per 40 milioni, in cui il Barça ha comprato Neymar per circa 75 milioni, e ricordando lo «scippo» di Cristiano Ronaldo per 94 milioni (nel 2009 dal ManUtd al Real), quelli del giornale “ Independent” hanno ritirato fuori la storia dell’indagine Ue su Real e Barça, ma aggiungendo particolari scabrosi e recenti.

Su denuncia di alcuni club, nel 2009 la Commissione Europea per la concorrenza apre un’inchiesta su Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Osasuna. Nel 1990 i quattro club, la cui proprietà è formalmente dei soci (Real e Barça insieme ne hanno circa 250mila), grazie a una legge ad hoc divennero« società senza fini di lucro » - mentre gli altri club furono convertiti in srl - e di conseguenza una vantaggiosissima tassazione, che si aggira sul 25%. Solo per la cronaca, nell’ultimo anno il Real ha generato ricavi per 512 milioni e il Barça 483: un bel po’ di lucro, altroché.

Così, come rivela l’Independent, lo scorso 30 maggio entra in scena il difensore civico, o Mediatore europeo, che invia una dura lettera al presidente Ue Barroso:«Abbiamo chiesto spiegazioni alla Commissione sui ritardi dell’inchiesta ma non abbiamo ricevuto risposta. Critichiamo l’operato della Commissione, che non ha svolto i suoi compiti». Poi il Mediatore aggiunge considerazioni al curaro: «Molti esponenti della Commissione sono spagnoli: abbiamo chiesto chiarimenti sul sospetto di conflitto di interessi, ma anche in questo caso non ci sono state risposte».Tanto per citare il più importante, il presidente è Joaquin Almunia, noto tifoso dell’Athletic Bilbao, cioè uno dei quattro club coinvolti.

Ce n’è a sufficienza per generare altri sospetti e polemiche. Perché lo strapotere economico di Real e Barcellona ormai ha fatto arrabbiare tutti, a cominciare dagli inglesi. Che ricordano come i due grandi club incassino, da soli, la metà dei proventi dei diritti tv del calcio spagnolo, generando differenze insostenibili col resto della Liga.

La Repubblica