La Gazzetta dello Sport parla della squalifica rimediata da Balotelli a Firenze (una giornata per l'ammonizione - era in diffida - e due per ingiurie all'arbitro di porta) e della strategia del Milan per il ricorso. Che potrebbe avere una "carta in più nel proprio mazzo" negli ululati razzisti che il Giudice Sportivo ha punito con 20mila euro di multa alla Fiorentina. L'avvocato rossonero Cantamessa vorrebbe puntare proprio sul clima che si era creato in campo, tanto che qualcuno ha raccontato di un Balotelli intenzionato a lasciare il campo, che avrebbe causato una «particolare situazione emotiva» nel giocatore. Gli episodi ripresi dalle telecamere si riferiscono alla metà del secondo tempo: corre il 18' quando Balotelli fa cenno a Tagliavento di ascoltare gli ululati. Non solo. L'ormai celebre «c... guardi» rivolto dall'attaccante all'arbitro di porta Doveri sarebbe stato accompagnato da un'altra parola, un «cretino» che però secondo Cantamessa non sarebbe considerata espressione ingiuriosa dalla Cassazione. La comparazione di alcune sentenze non sportive offrirebbe all'avvocato del Milan una possibilità di alleggerire la situazione, ma i precedenti non sono positivi e il referto di Tagliavento lo è ancora meno.
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Balotelli, i cori razzisti diventano “alleati”
Il Milan vorrebbe sfruttarli per ottenere uno sconto alla squalifica
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