Badelj, Marin e gli altri: la notte della grande occasione

Vi riportiamo l'incipit dell'articolo di Benedetto Ferrara per Repubblica. La versione integrale sul quotidiano oggi in edicola

In Europa la Fiorentina fino ad oggi se l’è sempre giocata in scioltezza. Nonostante il turn over. E nonostante le difficoltà incontrate sulla strada del campionato. Naturalmente gli avversari non sono dei fenomeni, ma questo non basta a spiegare il senso di questa bella avventura. Il fatto è che il vero motore di un gruppo sono gli obiettivi. Questa Fiorentina è arrivata al terzo anno: il primo è stato quello della sorpresa e del terzo posto scippato da un Milan a rischio collasso. Il secondo quello della conferma e della triste finale di Coppa Italia. E adesso? Di solito si prova ad alzare l’asticella per mantenere alte le motivazioni e l’entusiasmo. Ma un po’ la sfortuna (cioè gli infortuni), un po’ scelte di mercato forse non proprio azzeccatissime, fatto sta il solito gruppo si trova sempre a viaggiare sulle solite strade. Un po’ invecchiato e forse anche leggermente arrugginito. Questa potrebbe essere una delle regioni per spiegare l’avvio non certo strepitoso in campionato. E anche il fatto che per non buttare via tutto è sempre bene guardarsi negli occhi e tirare fuori il meglio: per se stessi, per i tifosi, per orgoglio.