E ora? O meglio: e quindi? L’infortunio di Rossi ha chiarito una volta per tutte quello che alla Fiorentina hanno sempre saputo. Pepito va gestito con attenzione. Non potrà giocare tutte le partite, e molto spesso gli saranno risparmiati i tre impegni in una settimana. Quel maledetto ginocchio, per farla breve, va tutelato. Ecco perché Montella ha lavorato con grande intensità, e continuerà a farlo, sulle alternative. Il punto di riferimento assoluto, sostanzialmente fondamentale, sarà Mario Gomez. Il tedesco è, di fatto, un nuovo acquisto. Ha voglia di spaccare il mondo, e nelle amichevoli pre campionato ha segnato con una regolarità disarmante. Del resto, lo ha sempre fatto. Attorno a lui ruoteranno gli altri.
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Baby talenti viola e Cuadrado jolly, le alternative a Rossi
Pepito non può disputare tre partite la settimana, va gestito. Ecco come
Rossi, certo, ma non solo. L’aeroplanino, in questo senso, ha ricevuto molti segnali positivi.
I giovani, in particolare, fanno brillare gli occhi.
Babacar e Bernardeschi sono pronti, e lo hanno fatto intendere da subito. A Moena si sono messi a disposizione dell’allenatore e giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, amichevole dopo amichevole, hanno convinto tutti. Non a caso dall’incertezza sulla loro permanenza siamo arrivati alla certezza assoluta. I due restano. Punto. Se n’è andato Rebic, ma loro no. Saranno titolari aggiunti, buoni per tutte (o quasi) le occasioni. Babacar, in teoria, sarebbe il vice Gomez. Per caratteristiche infatti, oltre al tedesco, è l’unico centravanti vero. Attenzione, però, perché non sarebbe una sorpresa se a Roma (prima di campionato) i due giocassero insieme.
All’Olimpico infatti mancherà anche Cuadrado, squalificato. E poi Bernardeschi. Uno che là davanti può giocare quasi in tutti i ruoli. Trequartista, seconda punta, attaccante esterno in un tridente, al limite anche finto centravanti. Un jolly, con un talento enorme. La tripletta all’Arezzo è stata la gemma di un’estate vissuta comunque a mille all’ora. Il ragazzo c’è, ha qualità e personalità, e farà di tutto per conquistarsi uno spazio importante. Sa benissimo, “Berna”, di essere osservato speciale pure dalle parti di Coverciano. Under 21, certo, ma occhio alle sorprese. Senza dimenticare Ilicic e Marin. Altre due carte che Montella può giocarsi in diversi modi. Alle spalle delle due punte, al fianco di un centravanti, o sulla fascia. Soluzioni alternative a Rossi... e a Cuadrado. Già. Perché il colombiano, in realtà, è il vero asso nella manica della Fiorentina. Montella, per lui, ha le idee molto chiare. Nel 4-3-1-2 può giocare sia da seconda punta (ricordate il finale della scorsa stagione?), che da trequartista. Volendo, Vincenzino dixit, può fare anche il terzino destro. Dovesse restare Cuadrado, la gestione di Pepito sarebbe quasi indolore. Ecco perché trattenere il colombiano sarebbe importante. Ad oggi la super offerta non è ancora arrivata, ma la partita è apertissima. Anche perché, contrariamente a quanto detto fino ad oggi, non esiste una deadline. Per intendersi. Cuadrado potrebbe partire anche se la proposta indecente (almeno 40 milioni) arrivasse il 30 o il 31 di agosto.
la Repubblica
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