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Babacar, ora il gioco si fa duro

Il tempo dei cappellini portati all’indietro è agli sgoccioli. Ceduto Gomez, la Fiorentina è pronta a eleggerlo nuovo centravanti titolare di una squadra che vuol puntare all’Europa, e per lui …

Redazione VN

Il tempo dei cappellini portati all’indietro è agli sgoccioli. Ceduto Gomez, la Fiorentina è pronta a eleggerlo nuovo centravanti titolare di una squadra che vuol puntare all’Europa, e per lui adesso è arrivato il momento di fare sul serio. A 22 anni e dopo quasi un decennio di gavetta nella Fiorentina, Khouma El Babacar dovrà dimostrare di essere maturato (nella testa, prima ancora che nelle gambe) una volta per tutte.

Il suo talento infatti, Baba lo ha già messo in mostra un po’ ovunque, compresa (soprattutto) la sua prima stagione di serie A: l’anno scorso ha segnato 9 gol, alcuni dei quali pesantissimi come quello del Bentegodi a tempo scaduto e come la zampata di Kiev, in una partita che in quel momento valeva doppio per la stagione viola. Non a caso, la Fiorentina lo ha accontentato in tutto, offrendogli un rinnovo contrattuale da un milione netto all’anno per quattro stagioni: uno stipendio top per un giocatore che top può diventarlo davvero.

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La linea del sì però ha battuto nettamente i titubanti, perché Baba è l’esempio perfetto di quello che vuol essere la nuova Fiorentina. Giovane, motivata e capace di puntare in alto. La missione però per il senegalese resta quella: conquistarsi, a suon di gol e prestazioni, la maglia da titolare. Sousa ci crede per davvero, anche perché già prima di arrivare a Firenze aveva studiato le potenzialità del bomber africano in videocassetta. A proposito di maturità però, con lui l’allenatore è stato chiaro: dalle punte pretende pressing, intensità, movimento e sacrificio continuo. Baba insomma dovrà cambiare mentalità e già a Moena ha capito che per vincere la concorrenza e diventare un campione, dovrà sbuffare come mai fatto in carriera. (...)

Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino