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B. Ferrara scrive: “Paulo vs Vincenzo, gli stili diversi di due che hanno fatto innamorare”

Benedetto Ferrara traccia i profili di Paulo Sousa e Vincenzo Montella, due allenatori che a Firenze hanno mostrato un gran bel gioco...

Redazione VN

"Uno rivoltò la Juve, l’altro ha umiliato l’Inter, uno ha conquistato tre quarti posti, una semifinale di Europa League e una finale di Coppa Italia, l’altro il primo posto e un grido collettivo e orgoglioso: salutate la capolista. In autunno, però. Perchè adesso che è primavera c’è un quarto posto da difendere e un terzo da attaccare. Dipende dai punti di vista. Due bravi allenatori, su questo nessun dubbio, Vincenzo Montella e Paulo Sousa: uno un po’ ingenuo e furbetto, l’altro più abile e calcolatore, ma entrambi teorici del calcio più bello, anche se con le dovute differenze. Se la media punti individuale non spiega tutto, va comunque detto che l’aeroplanino è leggermente davanti, con di 1,80 contro l’ 1.69 del portoghese. Dettagli. Perchè poi quello che conta è che entrambi hanno fatto sognare Firenze. Il primo inventando una squadra che metteva sotto gli avversari in velocità, entusiasmando i tifosi fino all’orgasmo collettivo, come quel 20 ottobre del 2013, quando Pepito Rossi stordì Antonio Conte ribaltandogli il Franchi addosso. Momenti indimenticabili. Vissuti anche nel sequel di Paulino, che va a San Siro e travolge l’Inter mandando in crisi esistenziale una squadra e i suoi fans. Una lezione di calcio e un Kalinic da prima pagina. Un’altra avventura impensabile (...)".

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara all'interno di Repubblica oggi in edicola