B. Ferrara scrive: “Dubbi, amarezze e infortuni: la sosta più lunga di Pioli”

Un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara in edicola oggi su Repubblica:

Sosta, sì. Ma si fa per dire. Perché ci sono pause fatte per riposare e momenti di stacco in cui non puoi staccare nemmeno un istante. E questa pausa è così: densa di lavoro, pensieri, idee, confronti, dubbi, ragionamenti su scelte importanti, forse definitive. Stefano Pioli così sta, stretto in uno stand by contorto e complesso. Sarebbe bastato non perdere quel pallone e subire quel gol, o chiudere quel contropiede come sarebbe stato facile fare: quattro contro due. No, niente, Simeone l’ha passata a Veretout invece che a Chiesa. Scelta originale, e perdente. Ogni pareggio ha la sua storia, ma quelli recenti della Fiorentina sono tutti uguali. Il gol è una illusione. L’uno a uno una maledizione. Non è un caso se la società nei giorni successivi ci ha tenuto a far sapere che il tecnico a fine partita era furibondo e le sue grida nello spogliatoio rimbombavano tra le mura del Benito Stirpe. Il senso era quello di far capire che il tecnico è buono sì, ma non stupido.

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