Due mesi dopo la tragedia di Davide Astori, è ancora difficile riuscire a dare una spiegazione a quanto accaduto. Il capitano della Fiorentina se ne è andato nella notte del 4 marzo, e i primi risultati dell'autopsia parlavano di morte cardiaca, senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica, con congestione poliviscerale ed edema polmonare. I tempi per la consegna della relazione definitiva scadranno la prossima settimana e i due consulenti scelti dalla procura di Udine, il direttore del centro di patologia vascolare dell’Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall'anatomopatologo professore di medicina legale all'università di Udine, Carlo Moreschi. Spiega a La Nazione il dottor Antonio De Nicolo, procuratore capo di Udine: "I tempi per presentare la relazione dopo l’autopsia e gli esami più approfonditi scadranno la prossima settimana, ma non è escluso che i due specialisti chiedano una proroga. Per ora non abbiamo avuto notizie".
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Autopsia Astori e la relazione definitiva. “Settimana prossima? Può esserci una proroga”
La settimana prossima potrebbe essere consegnata la relazione definitiva sull'autopsia del capitano viola
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