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Astori: “Somigliamo al Borussia di Klopp. Scudetto? In giro se ne parla…”

Astori si racconta a partire dal suo arrivo alla Fiorentina

Redazione VN

Su Repubblica troviamo un'intervista a Davide Astori a firma Benedetto Ferrara. Eccone un estratto, l'integrale all'interno del quotidiano in edicola:

"Quando sono arrivato ho trovato un gruppo compatto e desideroso di dimostrare il proprio valore. E poi un ambiente ideale: tifosi innamorati e appassionati, anche se l’ estate non aveva portato molto ottimismo. Amore tanto, pressione molto minore di quella che si vive a Roma. Se siamo dove siamo è anche merito della gente. Sousa? Quando ci ho parlato la prima volta ho capito subito che era una persona con molta autostima e con le idee chiare. Carismatico. Un allenatore non autoritario ma autorevole, che non ha imposto le sue idee ma le ha condivise con noi».

Pareggio con l'Empoli colpa del turnover? Non credo, chi è andato in campo altre volte aveva fatto bene. Sono stati bravi loro a metterci in difficoltà. Però il primo gol era in fuorigioco. Kalinic? Un centravanti capace di tutto. Me ne sono accorto subito che era davvero forte.

In estate, durante un’amichevole è entrato e ha fatto subito gol. Aveva addosso la stessa fame che ha un giocatore durante una finale Champions. Nikola segna e fa segnare. E lotta. Mi ricorda Suarez, quello del Barcellona.

A chi somiglia la Fiorentina? Non è facile rispondere. Nel possesso palla siamo molto spagnoli, ma quando ripartiamo somigliamo al Borussia di Klopp. Scudetto? In giro se ne parla. E questo ci stimola. Io sono abituato a pensare positivo. E’ vero che domenica nel primo tempo eravamo in difficoltà. Però abbiamo reagito da grande squadra e potevamo anche vincere. Questo spiega chi siamo. E chi vogliamo essere".