Sul Corriere Fiorentino si parla della decisione di passare il fascicolo riguardante la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori dalla Procura di Udine a quella di Firenze. Al centro dell’inchiesta aperta per omicidio colposo, al momento senza indagati, c’è la consulenza affidata dalla pm friulana Barbara Loffredo di Udine nei giorni successivi alla morte di Astori. I professori Carlo Moreschi e Gaetano Thiene sono arrivati alle conclusioni che di fatto smentiscono la tesi portata avanti fino ad oggi, cioè che il cuore di Astori non abbia rallentato fino a spegnersi, bensì abbia accelerato fino a provocare la morte del calciatore viola.
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Astori, l’inchiesta passa alla Procura di Firenze. Le domande in cerca di risposta
Le ultime sul passaggio del fascicolo dalla Procura di Udine a quella di Firenze
La domanda a cui dovranno rispondere i magistrati fiorentini è sostanzialmente una: l’anomalia cardiaca che ha ucciso Astori poteva essere diagnosticata attraverso i normali esami di routine a cui sono sottoposti i calciatori con regolarità? E poi: ci sono stati segnali premonitori che potevano essere colti e invece non sono stati percepiti? Questo è il motivo per cui il fascicolo è stato trasmesso alla Procura di Firenze: gli esperti incaricati dalla Procura di Udine sembrano aver detto che bisogna scavare indietro nel tempo per cercare le cause della morte.
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