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Arrivano Messi e Iniesta. Sì, proviamo a divertirci

Barcellona e Fiorentina, dette in breve il Barca e la Viola, sono state tutt’e due in America, da una costa all’altra. Già che c’erano avrebbero potuto incontrarsi direttamente nell’Oregon, o …

Redazione VN

Barcellona e Fiorentina, dette in breve il Barca e la Viola, sono state tutt’e due in America, da una costa all’altra. Già che c’erano avrebbero potuto incontrarsi direttamente nell’Oregon, o nel Texas, o nell’Ohio, e invece saranno insieme il 2 agosto per dare ancor più risalto all’estate fiorentina.

Il Barcellona 1899, fondato da un gruppo di svizzeri e di britannici, ha dato spettacolo e non è il solito modo di dire, in California, tanto è vero che al Rose Bowl di Pasadena c’erano (è bene dirlo a diritto) novantaquattromila spettatori. L’avversario era il Galaxy di Los Angeles, battuto per 2-1. Il tecnico Luis Enrique, nato nelle Asture, non aveva in squadra Neymar e Mascherano e soprattutti Messi. A proposito di numeri da capogiro, è bene ricordare che che alla finale mondiale tra le ragazze americane e quelle le giapponesi i telespettatori sono stati ventisette milioni. E’ urgente prenderne atto.

Ecco dunque in arrivo un Barca con i vari Jordi Alba, Dani Alves, Piqué, Iniesta, Luis Suarez e beninteso, salvo sorprese, Messi. Da aggiungere soltanto che la società catalana ha alla guida il presidente José Maria Bartomeu. La Fiore? Tutta da vedere, speriamo. Ci sono state novità, a cominciare dall’allenatore, e poi c’è Suarez, Mario, non Luisito dei bei tempi, ma tenuto molto su dagli esperti, e allora sia più che mai benvenuto.

Giampiero Masieri - La Nazione