Alla fine è arrivata anche l’ufficialità. Finalmente la Fiorentina ha raggiunto l’accordo con Daniele Pradè, il dirigente che dovrà ricostruire la squadra viola. Dopo un’attesa lunga e paziente, tra silenzi infiniti e sparate mediatiche dall’altra parte del mondo, alla fine qualcosa ha cominciato a muoversi anche sotto l’aspetto sportivo. Dopo il no di Gabriele Oriali, adesso, il nuovo ds potrà ben presto cominciare a calarsi nei panni della realtà della piazza fiorentina. Da qui in avanti arriverà il difficile, nell’ordine: individuare l’allenatore giusto, operare le prime cessioni e poi gettarsi sui nuovi acquisti. Una missione complessa ma non impossibile. Il direttore affronterà un mercato con alle spalle una società solida, ma non intenzionata a fare follie sul mercato. Un pubblico caloroso ma da riconquistare e una rosa allo sbando da rivoluzionare. Tanto lavoro. Nell’ambiente del tifo, l’ingaggio del dirigente romano è accolto con un sospiro di sollievo. Ora c’è bisogno che sia sostenuto perché, come detto, il lavoro che lo attende non è per niente semplice.
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Arriva Pradè, i tifosi tirano un sospiro di sollievo
Tanturli lancia un appello: “Diamogli il tempo di lavorare”
Proprio questo è il pensiero di Walter Tanturli, presidente dell’ATF, che lancia quasi un appello: «Aspettavamo da un momento all’altro l’arrivo di un direttore sportivo e ora che è arrivato diamogli il tempo di lavorare. Non vorrei che, essendo romano, ci sia qualche preclusione nei suoi confronti da parte del tifo. Va lasciato in pace e tranquillo per dimostrare le proprie capacità». «Il suo curriculum, prosegue Tanturli, non è male, speriamo parta con il piede giusto, senza fare troppi proclami, lavorando per il bene della Fiorentina».
Quasi dello stesso avviso è Filippo Pucci, presidente dell’ACCVC, che afferma: «La scelta fatta dalla dirigenza mi sembra buona se si guarda all’esperienza passata di Pradè. Nella Roma ha dimostrato le sue capacità, mi auguro che possa fare altrettanto a Firenze. L’importante è che abbia dietro una società che lo sostiene e che voglia investire nella squadra».
Fissato un tassello ne manca un altro: l’allenatore. Con l’ufficialità del nuovo ds potrebbero cambiare anche le gerarchie per il nuovo tecnico. Da giorni ormai si continua a vociferare che l’accordo con Claudio Ranieri sia stato raggiunto, ma non è detto che qualche colpo di scena possa arrivare. Dei tantissimi nomi usciti nelle settimane scorse, l’unico che accenderebbe gli entusiasmi è quello di Zdenek Zeman. Anche se l’ipotesi, magari remota, di arrivare a Walter Mazzarri stuzzica il tifoso viola. Riguardo al nuovo tecnico la tifoseria è alquanto pragmatica. Sicuramente ci saranno degli allenatori che piacciono di più o di meno, ma, come sempre nel calcio, saranno i risultati sul campo a fare la differenza. Per questo servono giocatori buoni, motivati e che stiano bene fisicamente. Ora, però, è giunto il momento di ripartire perché di tempo ne è già stato perso abbastanza.
Lorenzo Matteucci - La Nazione
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