Sulle colonne de La Repubblica Benedetto Ferrara fa il punto prima di Fiorentina Roma. ECCO la Roma. Cioè mille storie. I nomi: Mohamed Salah e Borja Valero. L’egiziano è già tornato qui, ha preso i fischi e ha fatto gol. Poi c’è Borja, che Spalletti sogna la notte.La Fiorentina davanti ai soldi (tanti) non dice di no. A casa di Borja Valero al gol del Porto hanno festeggiato. Lui temeva di essere ceduto. Due squadre reduci da due sfide europee di basso livello. Niente per cui esaltarsi. Sousa, discepolo di Lapalisse, afferma con tono confidenziale da pianista da piano bar: «Le vittorie portano sempre più entusiasmo e fiducia. Vittorie del genere possono darti una grande spinta». Già. Però per provare a vincere questa sfida alla Fiorentina Serve un sacco di roba, insomma. E poi lui, il numero dieci, quello finito nell’occhio del ciclone con tre panchine e una dichiarazione di Sousa di quelle che ti mettono al muro. Bernardeschi confuso, in campo e fuori. Via Berna, svegliati dai, che c’è bisogno di te per svegliare questa Fiorentina che la porta non la vede quasi mai. Beh, adesso non resta che giocarlo questo ipotetico big match. E anche i tifosi, quelli che arriveranno in trentamila al Franchi sperando di ritrovare in una notte quelle emozioni che sono la vera ragione per cui uno ama il pallone e tutto ciò che ne consegue.
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Arriva la Roma, la spinta di Sousa per il decollo
Le storie diverse di Borja Valero e Salah
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