Anche sul Corriere Fiorentino viene affrontato il tema degli errori arbitrali che hanno penalizzato la Fiorentina nell'ultimo anno, in particolare la grave svista (doppia) che ha portato al rigore concesso alla Roma domenica scorsa. All'indomani dell’ennesima svista in casa viola regna l’amarezza per un finale di campionato viziato dagli errori e il fatto che la salvezza sia già stata raggiunta non cambia la questione: la Fiorentina pretende equità di trattamento. Domenica sera, dopo aver seguito la sfida con la Roma in tv, Commisso lo ha ribadito anche al presidente della Figc Gabriele Gravina, insieme al d.g. Barone. La Fiorentina comunque non ha presentato ricorso e ieri ha spiegato la scelta e le prospettive in un comunicato: LEGGI.
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Arbitri, troppi errori tutti insieme. Pradè multato ma Fiorentina penalizzata più volte
Nelle ultime gare sono le designazioni che non sono piaciute. La prima stagione in Serie A di Commisso è stata costellata di errori, un impatto traumatico
Gli errori
Come dopo la gara di Torino anche a Roma il ds Pradè ha rimediato un’ammenda da 5.000 euro per proteste verso l’arbitro, segno di un’insofferenza crescente. Nelle ultime gare sono le designazioni che non sono piaciute. La prima stagione in Serie A di Commisso è stata costellata di errori, un impatto traumatico con il campionato italiano: si va dal rigore concesso a Mertens nell'esordio con il Napoli fino al rigore concesso a Dzeko, passando per il fallo di Lukaku su Sottil in Fiorentina-Lazio, la gomitata a Pezzella in Verona-Fiorentina, l'infortunio di Ribery in Fiorentina-Lecce, i rigori concessi a febbraio a Inter e Juventus che fecero arrabbiare Commisso, quello assegnato alla Lazio nella gara dell'Olimpico di un mese fa ed il mancato penalty a favore dei viola nell'ultimo Fiorentina-Hellas.
Il peso in lega
E dire che Commisso si era subito concentrato sulle questioni che riguardano i cambiamenti del calcio italiano. Già nella prima conferenza stampa il presidente aveva messo sul tavolo varie idee per risollevare la Serie A: nuove ripartizioni dei diritti tv, revisione del fair play finanziario, possibilità di aprire una sede della Lega a New York oltre a un interesse per le infrastrutture che ha visto Barone candidarsi a consigliere di Lega e presiedere il tavolo tecnico sugli incentivi alle società interessate ad uno stadio di proprietà.
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