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Arbitri, si cambia. Braschi se ne va

La Gazzetta dello Sport fa il punto sulla classe arbitrale, di nuovo al centro di molte polemiche. Nel mirino di alcuni club, della critica e dei tifosi sono finiti vertici …

Redazione VN

La Gazzetta dello Sport fa il punto sulla classe arbitrale, di nuovo al centro di molte polemiche. Nel mirino di alcuni club, della critica e dei tifosi sono finiti vertici e direttori di gara: Marcello Nicchi in qualità di numero uno dell’Aia, Stefano Braschi nel ruolo di designatore della Can A e a cascata i 21 uomini della sua squadra. Nella foga molti si sono dimenticati di un particolare non secondario: il 2014 non sarà un anno qualunque per gli arbitri perché da giugno ci sarà una rivoluzione nei quadri tecnici (leggi allenatori). Attenzione, le novità non sono dovute alle polemiche recenti, ma forse per cercare di svelenire il clima(come auspicato dalla Figc) l’Aia potrebbe svelare in anticipo le decisioni

Punto primo: Stefano Braschi è a fine corsa, da giugno non sarà più il designatore. Accade questo perché il regolamento pone nei 4 anni il limite massimo per quel ruolo. Questa vacatio virtuale non è un dramma in un momento normale, ma con le tensioni alle stelle può portare a frizioni. E’ soprattutto una questione psicologica, molto importante per la serenità di chi scende in campo. Non è che l’Aia stia aspettando l’estate per muoversi. Nicchi sta già valutando le ipotesi per il dopo Braschi. Sono tre i papabili: in pole c’è Roberto Rosetti, poi Stefano Farina e Domenico Messina. Il primo sarebbe la soluzione più gradita alla Figc e anche agli arbitri. E nello stesso tempo darebbe risposte alle società che chiedono con insistenza un maggiore dialogo e un cambio di atteggiamento nei rapporti istituzionali. Rosetti ha nel Dna proprio queste caratteristiche oltre a una esperienza internazionale importante: è stato presidente degli arbitri russi fino a dicembre, quando si è dimesso per motivi familiari. (...) Questo è lo scenario, ma forse un cambiamento così radicale non può essere rimandato a giugno. Forse l’Aia potrebbe anticipare i tempi dell’annuncio, così come fanno i club con gli allenatori. Nell’attesa di capire chi prenderà il posto di Braschi, la stagione va avanti. E domani a Coverciano ci sarà una importante riunione tra tutti gli organi tecnici italiani e Pierluigi Collina. La data era stata fissata da tempo, ma l’arrivo del designatore Uefa coincide con una settimana rovente. Non è escluso che a margine di interpretazioni e direttive sulle regole (spesso ignorate da calciatori e tecnici) si parli proprio del futuro.