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Arbitri, salvate il soldato Kalinic

Troppi calci anche in Italia nei confronti dell'attaccante viola

Redazione VN

Il difensore Marek Suchy non gioca alle bambole, chiedere informazioni alle ginocchia e alle caviglie di Kalinic: dieci falli incassati giovedì a Basilea, record per un giocatore in questa edizione di Europa League. Suchy modestamente ha contribuito con 9 interventi irregolari, i tatuaggi dei tacchetti e delle cadute sono evidenziati dalla foto in versione reportage che la Fiorentina ha di straforo concesso all’inviato di Sky all’interno dello spogliatoio, immagine poi rilanciata sui social sotto forma di documento. Vale più quello scatto di molte parole, comprese quelle che l’indiavolato Borja (ammonito) aveva lanciato contro l’arbitro dopo l’ennesimomo fallo su Kalinic. Che si becca randellate su tutti i campi (24 falli subiti in serie A) e con il suo pendolarismo ha fra l’altro innescato i cartellini rossi di Ely in Fiorentina-Milan e Miranda in Inter-Fiorentina. Un tipo da tenere d’occhio e magari da stendere. Dieci volte però è troppo.

La demolizione svizzera di Nikola è stata scientifica e Suchy ha portato in giro il peso del suo cartellino giallo senza mai alleggerire l’intensità degli interventi, per niente intimorito dall’autorevolezza dell’arbitro. Chissà perché.

Suchy ha un passato nello Slavia Praga e nello Spartak Mosca – neanche lì si gioca alle bambole – ma probabilmente ci sono arbitri migliori di quello che ha mal gestito Basilea-Fiorentina.

A fine partita la società viola non ha protestato, né espresso critiche, né si è messa in contatto con chi dovrebbe vigilare sulla qualità degli arbitri. Ha semplicemente diffuso quel documento. Serve commentare oltre? Perché solo di inadeguatezza dell’arbitraggio– e non di malafede – si deve parlare.

La speranza è che non capitino altri Kruzliak e che giri il vento delle coincidenze negative, ultimamente concentrate: un gol in netto fuorigioco segnato dall’Empoli a Firenze, un rigore clamoroso negato e un gol in offside concesso invece al Basilea. Più i calci a Kalinic. Ma questo è un altro tipo di dolore.

La Nazione