Per l'ultima dell’anno al “Franchi” la Fiorentina sceglie il vestito buono, e contro il Siena sfoggia il marchio più pregiato del suo centrocampo. Qualcuno li ha definiti persino i “tre tenori” della linea mediana di Montella. Coloro i quali, attraverso la propria qualità, sono riusciti a regalare ai tifosi un gioco divenuto presto marchio di fabbrica della Fiorentina di questa stagione.
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Aquilani e Pizarro, classe e fantasia
Tornano i tre tenori, divertimento e spettacolo assicurato
E d'altronde con tre centrocampisti come Pizarro, Borja Valero e Aquilani è chiaro quanto possa puntare sul gioco a terra il tecnico viola, dando vita a quella serie di fitte trame di passaggi in mezzo al campo che tanto richiamano il concetto di calcio spagnolo. Una scelta inizialmente nata in sede di mercato, con i movimenti di Pradè e Macia, poi divenuta realtà giorno dopo giorno. Dev’essere infatti stato al momento della chiusura dell’affare per Aquilani che Montella ha cominciato a pensare a una squadra “alla spagnola”. Senza cioè un mediano d’interdizione, ma con un altissimo tasso tecnico.
Un centrocampo nel quale Pizarro sarebbe stato il regista basso, appena davanti alla difesa, e Aquilani e Borja Valero i due interni pronti a smistare palloni e cercare inserimenti. E se tra i tre è indubbiamente Aquilani quello che ha giocato con minore continuità, il suo stesso apporto in termini realizzativi ha dimostrato quanto possa essere decisivo il trio delle meraviglie viola. Tre gol tra Milan e Atalanta, il suo score, con due vittorie ogni volta che Montella ha proposto i tre tutti insieme.
Quanto a Borja Valero, invece, non bastasse la qualità che ha regalato alla squadra, anche sotto il profilo delle presenze il rendimento dello spagnolo è già straordinario. Intanto domenica, contro la Roma, Montella si è trovato a fare meno di Pizarro, e a fare i conti con un Aquilani non al meglio, con il conseguente crollo della maggior parte delle idee di gioco della squadra. Ecco perché, nel derby di oggi contro il Siena, il rientro di Pizarro, e una condizione migliore di Aquilani, potrebbero risultare decisive, oltre l’ulteriore apporto di Borja Valero. Il cileno, poi, è reduce da una settimana particolarmente difficile, vissuta in patria al fianco della propria famiglia per la triste vicenda della scomparsa della sorella.
Il pubblico di Firenze, di certo, farà di nuovo sentire tutta la vicinanza al suo giocatore, rapidamente entrato nel cuore della tifoseria, mentre lo stesso Montella ha chiaramente fatto intendere che scendere in campo, anche in questi casi, può essere la migliore medicina.
Pizarro, perciò, oltre al sostegno di uno stadio intero, avrà in mezzo al campo anche quello di Borja Valero e di Aquilani. Il trio delle meraviglie che, ogni volta che è sceso in campo dall’inizio, ha regalato solo vittorie.
La Nazione
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