Andrea Della Valle ha rilasciato una lunga intervista a La Nazione nella sezione "Moda e Bellezza". Ecco alcune delle sue parole:
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Andrea Della Valle e la Hogan: “Siamo stati dei precursori. Ora tutti ci copiano”
La soddisfazione del patron della Fiorentina: "Ricordo nel 1986 quando andai a New York"
«Siamo stati dei pionieri. Hogan quest’anno festeggia 30 anni di storia e di successi con l’orgoglio di aver aperto una strada di stile e di lifestyle che tutti, oggi, pare stiano seguendo e tentando di imitare. Era il 1986, ero alla mia prima esperienza professionale con l’apertura del primo negozio Della Valle a New York, quando ancora la Tod’s non era nata. Decidemmo di aprire a Soho e fu una scelta azzeccata perchè quello era il quartiere degli artisti e delle gallerie – racconta Andrea Della Valle – il posto più trendy di allora a New York. Lì nasceva tutto, sbocciavano le idee come la mia per Hogan. Vedevo infatti le donne per strada che scendevano dal metro con le sneakers, ancora poco aggraziate, e poi una volta arrivate in ufficio si cambiavano e indossavano le decolletè. Tornando a casa raccontai tutto a mio padre Dorino e a mio fratello Diego».
E loro che dissero?
«Mi hanno dato subito fiducia e appoggio e così sono partito coi primi prodotti: le sneakers da città non esistevano, inventammo una scarpa di design essenziale e di lusso funzionale, di cui non ci si doveva vergognare. Il primo modello si chiama Traditional, ispirata al mondo dello sport-chic americano degli anni Venti ed è long seller di Hogan. Tutti oggi fanno le sneakers. Sono abbastanza contento di questo fenomeno produttivo perchè la mia idea è stata inseguita e questo fa solo piacere. Io però sono sempre concentrato su Hogan e le sue grandi potenzialità, non mi rilasso mai, osservo l’interesse della concorrenza alta, difendo però la paternità dell’idea della sneakers di lusso e di qualità».
Quante calzature ad etichetta Hogan si producono ogni anno?
«Seicentomila, divise al 50% tra collezioni maschili e femminili. Il fatturato 2015 è pari a 221,4 milioni di euro».
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