stampa

Ancora Tottenham in Europa League. London (re) calling

Ecco com'è cambiato il Tottenham dalla scorsa stagione

Redazione VN

London (re) calling. Incredibile, ma vero. Un’altra volta il Tottenham. Esattamente come nella passata stagione. Con la speranza, va da sé, che finisca allo stesso modo: all’andata fu 1-1 (Soldado-Basanta) mentre a Firenze i viola si imposero 2-0 (Salah-Gomez). Si sapeva - scrive Matteo Magrini su la Repubblica - che sarebbe stata dura. Eppure Paulo Sousa dovrebbe essere soddisfatto. Era stato lui a dirlo: «Mi piacerebbe incontrare una squadra inglese». Accontentato.

(...)

La domanda è: come sono cambiati gli Spurs rispetto all’anno scorso? L’allenatore è lo stesso (Pochettino), il modulo pure (4-2-3-1) e anche gli interpreti non sono troppo diversi. Certo, non è la stessa squadra. In mezzo al campo per esempio brilla la stella di Dele Alli, centrocampista classe ‘96 che si è già conquistato un posto nella nazionale inglese. E poi c’è il solito Harry Kane. Ha già segnato 10 gol in stagione e, insieme a Lamela (5 reti solo in Europa League) rappresenta il pericolo pubblico numero uno. Occhio anche al coreano Son (acquistato per circa 25 milioni di euro) e ad Eriksen. Il trequartista danese è il loro cervello pensante. Vinto abbastanza in scioltezza il girone con Anderlecht (in Belgio l’unica sconfitta per gli inglesi), Monaco e Quarabag, il Tottenham si trova attualmente al quinto posto in Premier League, in piena corsa per un posto in Champions e, tutto sommato, non troppo lontano (7 punti) dall’Arsenal capolista. Sono forti. In estate hanno speso circa 68 milioni incassandone però altrettanti. La rosa, secondo il sito Transfermarkt, vale 297 milioni. Quella della Fiorentina, tanto per capirsi, viene valutata “solo” 143 milioni. Altro dato significativo: sono imbattuti in casa e, nella doppia sfida con i viola, la gara di ritorno si giocherà proprio al White Hart Lane.