Nell'intervista a La Nazione, Facundo Roncaglia parla anche dell'affetto della gente e dei tormentoni che vanno avanti da mesi sui social network:
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Ancora Roncaglia: “Volevo diventare come Batistuta”
Nell’intervista a La Nazione, Facundo Roncaglia parla anche dell’affetto della gente e dei tormentoni che vanno avanti da mesi sui social network: E lei questo fenomeno come se lo …
E lei questo fenomeno come se lo spiega, Facundo?
«Veramente non me lo so spiegare. Non credo di essere un fenomeno, quando gioco cerco sempre di dare il meglio e per il resto nel tempo libero non sono uno che va molto in giro però se ci vado la gente mi riconosce e mi abbraccia e fa i complimenti ma io penso che sia per quello che faccio nei 90 minuti in campo».
Tutto qua?
«Magari sono entrato nel cuore dei tifosi, questo può essere...» .
E come mai così in fretta? Magari perché è antijuventino?
«Oh, quello me l’hanno chiesto prima ancora di venire, ma io ho detto di stare tranquilli perché il mio tifo fin da bambino è solo per il Boca».
Comunque essere famoso non le dispiace, no?
«No, vedere che la gente mi riconosce e mi dà tanto affetto è una cosa che mi piace, anche se ogni tanto ci può essere il giorno che sei di cattivo umore. Succedeva anche in Argentina, perché il Boca è una grande squadra e per strada tutti mi fermavano».
E poi adesso qui va tutto bene…
«Ecco, se le cose cambieranno non so se i fiorentini con me saranno ancora così simpatici ma non voglio pensarci, vedremo».
Dicono che somiglia a Passarella, forse anche per questo è molto amato a Firenze
«Io non l’ho mai visto giocare, nemmeno in video, però tutti me ne hanno sempre parlato. Non avendolo mai visto non so se come difensore gli somiglio, come carattere può essere».
E dire che lei aveva cominciato da attaccante, forse contagiato da proprio da Messi.
«Ma allora Lionel era un bambino come me, a quei tempi sognavo di diventare come Batistuta».
Poi qualcuno le ha fatto cambiare idea.
«C’è stato un periodo di transizione in cui ci ho pensato molto poi mi hanno convinto che il ruolo di difensore era più adatto alle mie caratteristiche».
In realtà lei ha ancora la testa da attaccante...
«Un poco sì, è vero, ragiono ancora da attaccante».
E possiede anche i colpi da attaccante: non vorrà mica fermarsi a un gol?
«No no, qualcun altro voglio segnarlo di sicuro».
Non solo lei, tutti i difensori della Fiorentina hanno una doppia anima infatti stanno segnando quasi più degli attaccanti.
«Ancora no ma non si sa mai… scherzo, però è vero anche Savic, Gonzalo, Pasqual sono spesso vicini alla porta ma in parte dipende dal tipo di gioco che facciamo».
SI. BARG.
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