Ecco gli altri passi salienti dell'intervista sul Corriere Fiorentino a Babacar:
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Ancora Baba: “Bernardeschi un fratello, il mio sogno…”
Sul Corriere Fiorentino si parla anche dell'amicizia tra i due talenti. Sugli emigranti e la famiglia...
RAIOLA - “Non è il mio manager, collabora solo col mio procuratore. Comunque non mi ha fatto mai pressioni, mi ha sempre detto 'fai ciò che preferisci'. E io ho scelto Firenze”.
BERNARDESCHI - “Abbiamo parlato tante volte della coppia B&B. Ormai ci conosciamo da nove anni. Siamo fratelli. Non è un caso che la palla del mio primo gol me l'abbia servita lui”.
FAMIGLIA - “Mia mamma dice sempre che preferisce aspettarmi a casa (in Senegal ndr). Perché è troppo difficile per lei venire qui e poi dovermi salutare”.
EMIGRANTI - “Nessuno vuole lasciare la propria terra e se lo fanno è perché non possono restarci. Quando vedo quelle immagini piango, sto male dentro. I Paesi che possono devono aiutare chi ha bisogno. Nessuno prenderebbe mai una barca sapendo di poter morire se non fosse costretto. Tutto il mondo è un grande Paese. Dovremmo passate la vita aiutando gli altri perché nessuno vive a lungo e almeno avremmo fatto davvero qualcosa che resta: chi riceve aiuto lo ricorderà per sempre, i suoi figli lo ricorderanno per sempre».
(Gli occhi gli si inumidiscono. Tornare a parlare di calcio ora è più difficile. Ma a Baba torna quasi subito il sorriso) .
COSA MI PIACE FUORI DAL CAMPO - “Stare con gli amici e ascoltare la musica. Mi piace talmente che infatti i vicini mi bussano sempre alla porta perché mi sa che la tengo troppo alta. Però alla fine mi chiedono che canzone era, perché gli piaceva, e magari se la scaricano pure. Così il giorno dopo la sento dal piano di sotto (ride, ndr ). Sì mi piace tanto la musica, urlare, cantare, insomma fare un po’ lo scemo”.
SOGNO - “Diventare uno dei migliori calciatori. Con la Fiorentina? Certo, possiamo arrivare lontano. Davvero. A grandi traguardi. Abbiamo una grandissima squadra e tanta fiducia”.
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