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Anche Le Roi Platini avrà apprezzato

Piacere: Fiorentina. Presentarsi così davanti a Platini, con due gol nel primo quarto d’ora, è stato veramente un saluto di alta classe, complimenti. Lassù in Bretagna, due bracciate ed ecco …

Redazione VN

Piacere: Fiorentina. Presentarsi così davanti a Platini, con due gol nel primo quarto d'ora, è stato veramente un saluto di alta classe, complimenti. Lassù in Bretagna, due bracciate ed ecco la Manica, la Fiorentina era impegnata nella Europa League, torneo che non fa perdere il sonno, e semmai neanche l'appetito, ma è sempre un bel viaggiare. A proposito di viaggi, la Viola sarà domenica prossima a Cagliari, altro mare, altra partita, e avrà davanti il portiere Alessio Cragno, nato a Fiesole nel '94 e con un inizio di carriera nella Polisportiva Sieci e poi nel San Michele Cattolica Virtus.

In altre parole, uno dei nostri, sia pure dall'altra parte. Onore a lui. In Bretagna la Viola presentava alcuni giocatori della seconda fila, sia detto per la cronaca e non per una classifica di merito. Uno era Richards, l'inglese di Birmingham, che come nome di battesimo è Micah (importante, quella lettera acca) un altro era Marko Marin, sempre molto atteso, e un altro ancora Tatarusanu, consueto portiere di coppa. Marin ha segnato subito, Babacar ha raddoppiato. Poi l'arbitro ha scelto di testa sua con quel rigore per i francesi alla fine del primo tempo, e Basalta espulso. Era inevitabile che Montella facesse alcuni cambi nella ripresa, con la squadra rimasta appunto in dieci. Sono entrati Cuadrado e Savic. Però sembrava assurdo, e forse lo era veramente, che la Viola stesse un po' sulle spine (linguaggio non proprio tecnico, vero?) contro un avversario senza dubbio onesto, per carità e che difatti ha colpito la traversa, ma non molto di più.

E' anche vero, o più vero che mai, la Viola era in minoranza. Insomma, prima gli avversari greci, poi bielorussi, ieri francesi. Via tutti. La Viola si fa guardare con ammirazione in tutta l'Europa, da squadra di punta. Se ieri sera Platini dentro di sé non ha detto bravissima, o almeno brava, lo avrà per lo meno pensato, e come pensa bene lui...

Giampiero Masieri - La Nazione