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Altre nuvole in casa Milan: malessere Allegri

I dubbi si addensano come nuvoloni. Con o senza terzo posto, con o senza prolungamento di contratto, con o senza altre panchine che lo attendono. In questo momento non ci …

Redazione VN

I dubbi si addensano come nuvoloni. Con o senza terzo posto, con o senza prolungamento di contratto, con o senza altre panchine che lo attendono. In questo momento non ci sono trattative (e non potrebbero esserci, visto che è legato a un club) o prospettive. C'è soltanto il malessere profondo di Massimiliano Allegri. Un malessere che la certezza dei playoff di Champions League e l'eventuale rinnovata fiducia di Silvio Berlusconi potrebbero forse lenire. O forse no.

Ieri c'è stata una lunga riunione a San Siro alla quale erano presenti Galliani, Allegri, Barbara Berlusconi e tanti altri dirigenti del Milan. Una riunione nella quale sono state ribadite le linee guida di austerità, la necessità di mantenere il bilancio in pareggio, la volontà di puntare sempre di più sul settore giovanile. Tutte cose belle, se non fosse che è stato anche ribadito ad Allegri più volte che il terzo posto è obbligatorio, e che i programmi per il futuro prevedono insomma grandi ambizioni, ma forse non grandi acquisti. E Allegri, che già da tempo covava le sue incertezze, ha sentito la necessità di spiegare alcune cose ai vertici del Milan. È tornato a casa alla fine della riunione con Galliani e Braida, ed è probabile che sia entrato nei dettagli del personale malumore.

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Il clima degli ultimi tempi a Milanello ha rafforzato il malumore del tecnico, che si è accorto di non avere una truppa sufficientemente agguerrita, o comunque che non tutti i suoi soldati sono pronti a lottare come lui vorrebbe. C'è una certa mollezza in qualcuno che ad Allegri non piace, e che l'allenatore aveva già notato in qualche partita. Però il presente e il futuro sono già oggi: passano per il campo di Siena e per le pressioni che accompagneranno la squadra prima e dopo la partita. (...)

La Gazzetta dello Sport