Il Corriere dello Sport analizza i provvedimenti che sono stati adottati in Serie A contro allenatori e dirigenti, una cifra da record: ottanta (dicesi 80) sanzionati con espulsioni, allontanamenti dal campo, ammonizioni con diffida, ammende e squalifiche. La memoria riporta a galla il dito medio fiero e volgare di Delio Rossi in Sampdoria-Roma, la sfuriata eccessiva di Conte in Juventus-Genoa, l’atteggiamento tra il bullismo e la tenerezza di Cosmi in Siena-Juventus quando, allontanato dal campo, disse che no, lui restava lì, e provassero gli altri a portarlo via. (Poi, è una persona intelligente, se ne andò negli spogliatoi). E ancora: Mazzarri che picchia il dito sull’orologio mentre esce dal campo, Pulvirenti imbufalito che guarda di traverso l’arbitro, l’intera panchina del Siena che ad un minuto dalla fine di Siena-Inter viene allontanata (e loro se ne vanno, in fila indiana, manco fossero la Banda Bassotti).
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Allenatori espulsi, c’è un incremento del 56%
Ben 80 sanzionati tra mister e dirigenti. La Fiorentina è una mosca bianca
Si viola il regolamento prima, durante e dopo. Ci sono più arbitri, ci sono più occhi. Quello che succede nel tunnel, talvolta, è indicibile. Qualcosa viene visto e sanzionato, su molto altro si sorvola. Resta il fatto che le espulsioni sono aumentate, le sanzioni e le squalifiche pure. L’anno scorso a fine stagione erano 64. E a questo punto del campionato (29ª giornata) erano appena 51, a fronte delle 80 di oggi. L’incremento è del 56%.
In questo - ci permettiamo di aggiungere - la Fiorentina fa eccezione con Montella e il suo staff che in panchina mantengono sempre un atteggiamento di grande civiltà e compostezza.
S. BARG.
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