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Alle 9 scattano i deferimenti per il calcioscommesse

L’attesa è finita, alle nove di questa mattina la Disciplinare riceverà i deferimenti della Procura federale relativi al calcioscommesse. Ma una novità c’è: non uno, ma due procedimenti diversi. Il …

Redazione VN

L'attesa è finita, alle nove di questa mattina la Disciplinare riceverà i deferimenti della Procura federale relativi al calcioscommesse. Ma una novità c'è: non uno, ma due procedimenti diversi. Il primo riguarda i documenti della Procura di Cremona (almeno una parte), il secondo quelli della Procura di Bari. Non sono trattate le posizioni di Napoli, Lazio e Genoa.

I deferimenti

Saranno una settantina le posizioni dei due tronconi: per il filone cremonese le società coinvolte dovrebbero essere Grosseto (che rischia la responsabilità diretta), Siena (con l'eventuale coinvolgimento di Conte) e AlbinoLeffe proprio per la partita con in toscani. Per il filone barese ci dovrebbe essere il deferimento del Lecce (che rischia la responsabilità diretta), del Bari, ma anche di Bologna e Udinese, per le responsabilità che emergerebbero dalle dichiarazioni di Masiello. Ancora incerta la posizione della Sampdoria che, sempre in base alle ammissioni di Masiello, sarebbe tirata in ballo per un presunto coinvolgimento di Guberti.

Cosa rischiano

Per valutare quello che le società rischiano da questa seconda infornata di deferimenti basta rileggere il precedente procedimento. Comunque, le società che verranno deferite per responsabilità diretta (nel caso fosse confermata dalla decisione della Disciplinare) rischiano la retrocessione. Le altre a seconda degli illeciti contestati potrebbero rischiare qualche punto di penalizzazione. In questa ottica è probabile che il Bari si accordi per un patteggiamento. Sicuramente il Procuratore federale Palazzi chiederà il massimo per l'illecito sportivo (tre anni più le aggravanti in caso di pluralità di illeciti, di risultato ottenuto, o di essere tecnico o dirigente) e per l'omessa denuncia (nonostante il minimo sia 6 mesi e 30 mila euro di ammenda, finora ha sempre chiesto un anno di squalifica o inibizione).

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