La Regione Toscana (seconda in Italia) dà il via al registro per le morti cardiache improvvise giovanili. La decisione è stata presa anche sull’onda emotiva per la morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori. Sarà un registro integrato gestito dal centro per le cardiomiopatie di Careggi, ma collegato con tutte le realtà clinico-assistenziali toscane. La piattaforma - scrive La Nazione - includerà non solo i dati dei pazienti deceduti, ma anche le informazioni cliniche di tutti i soggetti a rischio. Si cercherà poi di valutare l’efficacia dello screening cardiologico obbligatorio fra gli sportivi, il principale strumento di prevenzione al momento attuato su vasta scala. L’obiettivo è migliorare la selezione dei soggetti che necessitano di un defibrillatore.
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Albo delle morti cardiache, Saccardi: “Il caso Astori ci ha spinto ad agire”
La Regione Toscana (seconda in Italia) dà il via al registro per le morti cardiache improvvise giovanili
Il registro prenderà il via a ottobre, a conclusione del progetto Torsade (sostenuto dalla Regione con 698mila euro su un costo totale di 900mila) per monitorare e prevenire le morti improvvise cardiache giovanili, che ha come capofila il Dipartimento di neuroscienze, psicologia, area del farmaco e salute del bambino dell’Università di Firenze e come partner l’Istituto nazionale di ottica del Cnr e la Medicina molecolare e dello sviluppo dell’Università di Siena. "La scomparsa di Davide Astori ci ha scosso e fatto riflettere – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi - per questo riteniamo fondamentale il ruolo della ricerca scientifica, che può aiutarci a indagare le cause di queste morti e prevenirle in futuro".
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