Possiamo dirlo con sicurezza: la passione è tornata al «Franchi». Già, perchè l’amore per la Fiorentina non si cancellerà mai, ma nei rapporti di coppia c’è bisogno ogni tanto di nuova linfa per riaccendere sentimenti solo sopiti. Il simbolo di tutto questo non può che essere Andrea Della Valle madido di sudore che esulta e festeggia come un ultras più sfegatato, dopo la vittoria all’esordio contro l’Udinese. E’ proprio Andrea Della Valle è stata la molla che ha fatto capire al popolo viola che la voglia di rilancio e di rivincita non era un mero slogan da sbandierare nei momenti più difficili. Perchè quando si concretizzano 18 trattative, in entrata, non si può non parlare di nuovo corso.
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Adv-Montella, i due che hanno riacceso Firenze
La nuova miscela vincente della Fiorentina
E la tifoseria ha capito tutto, tornando ad assiepare i gradoni dello stadio, pronta a riempire di nuovo il «Franchi. Gli abbonamenti staccati dal cassiere viola sono stati 13.885, di cui 12.114 annuali, 869 mini abbonamenti (per tre partite) e 902 comprati dai vari sponsor che sostengono la Fiorentina. Forse si poteva fare qualcosa in più, però come hanno detto anche i vertici societari bisogna tenere presente il momento economico che stiamo vivendo.
Forse c’erano un po’ di scorie delle ultime due stagioni, fugate dopo i primi impegni della squadra. Brillante, divertente e anche più coinvolgente. Così alla prima di campionato c’erano quasi 24 mila spettatori, frutto ci oltre 10mila biglietti venduti ai botteghini. Non pochi se ci pensiamo bene. Contro il Catania (gara di minor richiamo) il rischio di ribadire la cifra è concreto. La prevendita procede spedita e si avverte un clima di attesa anche attorno a una partita contro una squadra ben diversa da Milan, Inter o Juve. A proposito di quest’ultima, c’è da scommettere che contro i bianconeri, martedì 25 settembre, le presenze o saranno oltre ogni previsione. La prevendita per una sfida attesissima — dopo lo sgarbo Berbatov e lo 0-5 della la scorsa stagione — potrebbe partire da lunedì e in caso anche di un risultato positivo con gli etnei ci sarà la corsa al fatidico tagliando. Roba che si perde ormai nel tempo. Le richieste, infatti, rischiano di far lievitare le presenze fino a quota 34 mila.
Montella, il vero artefice occulto di tutto questo, può sorridere perchè la prima missione affidatagli dalla proprietà si sta completanto positivamente. I fischi e le contestazioni sono solo un brutto ricordo, cancellati dai cori e dalla voglia di tornare a essere il dodicesiomo uomo in campo per ricostruire quella inviolabilità del ‘Franchi’ alla base del primo ciclo vincente dell’era Della Valle. Ma che è sempre stata una caratteristica della storia viola. Una storia che si ripete, come la voglia di andare allo stadio dei tifosi dopo le tante, troppe delusioni recenti. Ora, però, come ha detto ADV, abbiamo voltato pagina. Se lo dice lui... Quella camicia bagnata di sudore ed entusiasmo è la migliore conferma.
La Nazione
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