Il Corriere dello Sport riporta un lungo virgolettato di Andrea Della Valle al termine della partita vinta contro l'Udinese. Il primo argomento è, come sempre, Stevan Jovetic e ciò che il presidente gli ha detto a fine gara: "Guarda, almeno un anno devi restare qui, poi vedremo. Un anno, almeno, perché se si presentano con qualsiasi cifra, anche più di trenta milioni di euro io gli rispondo di no. Per te, solo per te, ma rispondo di no.... Io per te resisto, a qualunque costo. Mi piace questa squadra, piace anche a mio fratello Diego che è tornato di corsa a casa dalle vacanze per vedere la partita. Presto lo riporterò qui allo stadio, vedrete che ce la farò. E’ una bella squadra e stiamo per completarla con l’ultimo innesto. Sì un attaccante. Dite che potrebbe essere Berbatov? Sì, ma non è ancora fatta, diciamo che ci siamo ma c’è ancora da lottare... (leggi qui la situazione del bulgaro) Jovetic? Ci ho parlato, già dal ritiro di Moena, e gli ho detto: Stevan abbiamo costruito la squadra su di te, non ci puoi lasciare adesso, vedi abbiamo un bel gruppo, Montella ti offre la fascia è la dimostrazione della fiducia. Non te lo dimenticare. Comunque sarà una grande Fiorentina. Ma che senso avrebbe lasciar andar via adesso Jovetic? Invece facciamo i complimenti a Pradè a Macià e remiamo tutti dalla stessa parte e vedrete che riusciremo.
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ADV: “Jovetic, io non ti vendo”
Il presidente entusiasta dopo la prima vittoria: “La squadra mi piace. Berbatov? Non è ancora chiusa, ma sarà comunque grande Fiorentina” (COMMENTA)
Finalmente: bel gioco e pure il risultato. Contro una grande avversaria, più forte, più titolata, una squadra che sta lottando per restare in Champions. Oggi sugli spalti ho dato...il meglio del meglio di me. Forse vedendomi così scatenato ci sarà chi mi tirerà le orecchie, a casa, ma volevo dimenticare tanti momenti brutti, calcisticamente drammatici. Ma adesso lo avete visto sugli spalti, bellissimi, siamo tutti uniti. I tifosi stavano con il petto in fuori, finalmente felici. Si meritavano tutto questo, come me hanno lottato, si sono sacrificati. Questa vittoria la dedico a Oscar (il cugino morto tre anni fa, ndr), per me era come un fratello e in qualche modo mi ha aiutato anche lui. Meritavamo questa vittoria, abbiamo giocato una bella partita, vera, con il cuore con la testa, con coraggio. E’ un grande giocatore e con noi diventerà grandissimo. Bisogna essere contenti anche per questo ragazzo. Lo abbiamo recuperato, è una soddisfazione in più. Dopo l’anno scorso poteva perdersi, nessuno avrebbe più scommesso su di lui, invece si sta battendo con il cuore".
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